Sposala musulmana
A voi non succede, perché usate scrivere molto poco la parola “islam” da qualche parte sul web.
Invece a me succede spesso, soprattutto da quando ho aperto questo blog e, attraverso “networkedblog”, invio i miei post sulle mie pagine di facebook, dove non figuro coniugato né sentimentalmente legato.
Ecco cosa mi succede: a un certo punto, nelle colonne dedicate alla pubblicità, compare l’annuncio matrimoniale di “muslima.com”.
Muslima.com è un’agenzia matrimoniale internazionale online specializzata in musulmani.
Volete una comprovata musulmana sotto il vostro tetto?
Eccola qua, basta pagare il servizio.
Chi poi questa donna davvero sia è secondario. Importa poco se sarà vergine, come vuole il middle-class-moralist-muslim, o ricorrerà a ricostruzioni imeniche, a imeni posticci.
Ironia della sorte, fra le fantastiche ragazze in vetrina ce n’è una che si chiama proprio Imene.
Name: imene
Age: 22
Country: France
Se non è mercato questo, cos’è?
Questo post è dedicato a chi pensa che l’islam sia oggi una “cultura basata sulla poligamia” e non, in buona misura, una versione mercantile-globalizzata, implosa, secolarizzata di ciò che l’islam fu in epoche lontane.
https://in30secondi.altervista.org/2009/11/17/sposala-musulmana/Doppio veloIslamercatoeconomia,islam,matrimonio,mercato,muslima.com
Il nome della ragazza è la (kako)grafia francese del nome arano Iman (“fede”) e dunque non ha niente a che fare con l’imene, anche perché in francese si scrive “hymen”. E questo tu lo sai, ma sulla rete fa gioco taggare una parola come questa…
ih ih ih
D
Potrei correggere in “a causa di una bizzarra convergenza grafico-linguistica … “, che ne dici?
ma no, volevo solo punzecchiarti sul giochino dei tags!
:)
D
sai bene come sono maniacale talvolta :-)