Qualcuno mi spieghi questa uscita di Santanché perché io, davvero, non riesco a capirla:

Roma, 27 gen. (Adnkronos) – ”Il velo e’ un segno di appartenenza. Il velo e’ un po’ come e’ stata la stella gialla per gli ebrei. E’ qualcosa che fa capire la differenza delle donne dagli uomini, della padronanza di questi uomini nei confronti delle donne”. Cosi’ Daniela Santanche’ e’ intervenuta a ”24 Mattino” su Radio 24 per parlare del divieto in Francia al velo integrale islamico. ”Il velo integrale e’ una prigione portatile – ha aggiunto la Santanche’ – non ci sono donne che lo mettono per convinzione, solo per costrizione. Di questo ne ho la certezza. Prima dell’attentato alle Torri gemelle, se ci fate caso, le donne velate erano veramente poche, si era dismessa questa consuetudine. Questo e’ cambiato dopo le Torri gemelle” (fonte).

O meglio: ho capito che il cervello di Santanché non riescie a gestire 2 eventi concomitanti (burqa/niqab e giornata della memoria) invece che 1. Quindi li mischia.

Non c’è altra spiegazione all’ardita similitudine.

Quanto poi al numero di veli dopo l’11 settembre siamo all’umor nero.

Ma neronero.

Lorenzo DeclichDoppio veloScomposte invettive9/11,burqa,daniela santanchè,giornata della memoria,islam,italia,niqab,torri gemelle,velo
Qualcuno mi spieghi questa uscita di Santanché perché io, davvero, non riesco a capirla: Roma, 27 gen. (Adnkronos) – ”Il velo e’ un segno di appartenenza. Il velo e’ un po’ come e’ stata la stella gialla per gli ebrei. E’ qualcosa che fa capire la differenza delle donne dagli...