Aprire la bocca e dargli fiato
Qualcuno mi spieghi questa uscita di Santanché perché io, davvero, non riesco a capirla:
Roma, 27 gen. (Adnkronos) – ”Il velo e’ un segno di appartenenza. Il velo e’ un po’ come e’ stata la stella gialla per gli ebrei. E’ qualcosa che fa capire la differenza delle donne dagli uomini, della padronanza di questi uomini nei confronti delle donne”. Cosi’ Daniela Santanche’ e’ intervenuta a ”24 Mattino” su Radio 24 per parlare del divieto in Francia al velo integrale islamico. ”Il velo integrale e’ una prigione portatile – ha aggiunto la Santanche’ – non ci sono donne che lo mettono per convinzione, solo per costrizione. Di questo ne ho la certezza. Prima dell’attentato alle Torri gemelle, se ci fate caso, le donne velate erano veramente poche, si era dismessa questa consuetudine. Questo e’ cambiato dopo le Torri gemelle” (fonte).
O meglio: ho capito che il cervello di Santanché non riescie a gestire 2 eventi concomitanti (burqa/niqab e giornata della memoria) invece che 1. Quindi li mischia.
Non c’è altra spiegazione all’ardita similitudine.
Quanto poi al numero di veli dopo l’11 settembre siamo all’umor nero.
Ma neronero.
https://in30secondi.altervista.org/2010/01/27/aprire-la-bocca-e-dargli-fiato/Doppio veloScomposte invettive9/11,burqa,daniela santanchè,giornata della memoria,islam,italia,niqab,torri gemelle,velo
il problema non è solo che questa donna dica castronerie, ma che vada di continuo a ripeterle in televisione. E siccome c’è un sacco di gente che ha il tubo catodico come unica fonte informativa, la natura del danno è difficilmente stimabile
Nessuno, nemmeno la santanchè (evidentemente troppo limitata) pensa soprattutto a quello che quelle donne, e molte altre, passeranno se il provvedimento entrerà in vigore. Io c’ho provato, e lo scenario non è piacevole:
http://ilpensieroselvaggio.blogspot.com/2010/01/molestie-di-stato-perche-il-no-al-burqa.html
Il problema non è la Santanchè, ma chi le da spazio: le radio e le televisioni che sono “interessate” alla sua “opinione”, e quindi la chiamano dandole l’opportunità di far sentire a milioni di Italiani le sue idee ignoranti su un argomento che non conosce e che non è intenzionata a conoscere (perchè disprezza profondamente). Tra l’altro, se il velo è “qualcosa che fa capire la differenza delle donne dagli uomini”, allora dovrebbero proibire anche le minigonne, e le magliette con la scollatura, come anche tutta un’altra serie di vestiti che “fanno capire la differenza delle donne dagli uomini”.
una volta tanto bisogna dar ragione alla Mussolini:
http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/01_gennaio/27/burqa_a_mussolini_legge_inutile_e_pericolosissima_per_l_italia,22680153.html
Non fa una piega
Credi ancorache quello che dice la Santanché abbia un senso che non sia quello di fare spttacolare polemica teleinformativa?
Hanno s ragione Riccardo e Donmo, ma io credo anche che coloro che s’informano unicamente tramite la tv e che sono quelli che si sorbiscono gli “approfondimenti” (sarebbe meglio dire “appiattienti”) pomeridiani e serali sono gli stessi che anche senza guardare la tv penserebbero e parlerebbero per luogh comuni (tipo: sti buzzurri ci rubano il lavoro, sono pedofili e stupratori). Lo si vede anche da certe repliche apparse su questo e altri blog.
Quindi, caro Lorenzo, perché non lasciamo perdere ‘ste fregnacce, e ricominciamo a parlare di cose serie?
Metti un filtro anti-santanchéborgheziosgarbiecoscelunghevarie al tuo reader, e alza il tiro!
;)
D
Ma a me talvolta piace ciurlare nel manico :D