Caro Sartori: finirebbe come in Avatar
Giovanni Sartori disprezza “i cervelloni” che si sono riuniti a Londra per discutere di Afghanistan (fonte)*.
Li bacchetta, salendo sul suo ormai leggendario Pulpito.
Dice che la politica della mano tesa ai Talibani è inutile, che non risolverà nulla.
Infine ri-lancia la sua proposta alternativa (fatta lo scorso 29 gennaio) per l’Afghanistan: una fortificazione militare che sorveglia il territorio dall’alto con i droni.
Tralascio errori e inesattezze del pezzo: spero che qualche altro volenteroso blogger se ne occupi.
Una cosa, però, a Sartori voglio dirla: proporre una fortezza che ospita droni per controllare l’Afghanistan è pura follia.
Non c’è bisogno di leggere il Grande Gioco per capirlo.
E poi come si fa, Giovanni, a prenderti sul serio, se scrivi che “l’unica ricchezza di questi poveracci” è “l’oppio papaverino”?
Come facciamo a non pensare che tu li voglia sterminare, questi afghanoidi che saranno “75 milioni nel 2050”?
Dobbiamo davvero, per forza, fare i cattivi di Avatar, o ci sarà qualche cosa, magari molto più difficile da realizzare, complicata, elaborata, che permetta a noi di aiutare l’Afghanistan?
* Voglio puntualizzare che sono il primo a provare fastidio di fronte a talune inessenziali iniziative internazionali.
https://in30secondi.altervista.org/2010/02/04/sartori-avatar/Scomposte invettiveafghanistan,conferenza sull'afghanistan,droni,giovanni sartori,oppio,talebani
A corredo ecco alcune sviste o imprecisioni:
– “I talebani sono dunque espressione del più rigido fondamentalismo islamico; e perché tali accolsero Osama Bin Laden, che fece dell’ Afghanistan la sua base operativa e di addestramento dei terroristi”.
OBL era in Afghanistan a costruire “basi” 15 anni prima che arrivassero i Talebani, anzi furono questi che approfittarono delle sue “basi” per conquistare Kabul.
– Parlare di “una micidiale guerriglia invisibile che si mescola con la popolazione civile”, la quale consta di 28 milioni di persone (come lui sottolinea), significa non aver capito nemmeno cosa si sta combattendo.
– “l’ unica ricchezza di questi poveracci? E’ l’ oppio papaverino”, Questa è veramente bella. Se così fosse, lo storico Sartori dovrebbe ricordare che in nome di quella sostanza o altre simili sono state già combattute e si combattono molte guerre (Cina, Colombia, Sicilia, Calabria…). Ma può esser vero che Britannici, Sovietici e Americani (che lui stesso cita) siano da secoli impegnati in guerre afghane solo per l’oppio? Troppo ingenuo.
– “L’ Afghanistan non è nemmeno uno Stato: è una entità di etnie tribali, una entità primitiva di tipo medievale”.
Qui forse sono troppo puntiglioso, ma “etnie tribali” o è una tautologia o non ha senso. Mentre “primitiva di tipo medievale” è qualcosa di più che un ossimoro storico!
Hai ragione, Lorenzo, è vero che il ccinema è fiction, ma voler trasformare l’Afghanistan in una Pandora (per sfruttarne l’oppio, poi) vuol dire che non si sa nemmeno come va a finire il film.
D
D
Sartori sta diventando sempre più imbarazzante quando parla di Islam.
The Manchurian prof :D
Ma Sartori adesso è diventato anche un esperto di strategia militare, tanto da dare consigli degni di un film da fantascienza (“fortificazione con i droni” blabla) ? Comunque ripeto che il problema è chi li pubblica questi signori.
Penso che vi sia dell’imbarazzo in redazione quando arriva il pezzo di Sartori. Qualcuno dovrebbe fare outing.
Ecco un elenco di quelli che Sartori chiama “cervelloni”.
Co-hosts
* His Excellency Hamid Karzai
President of the Islamic Republic of Afghanistan
* The Right Honourable Gordon Brown MP
Prime Minister of the United Kingdom
* His Excellency Ban Ki-moon
Secretary General of the United Nations
Co-chairs
* His Excellency Dr Rangin Dadfar Spanta
Senior Adviser to the President of the Islamic Republic of Afghanistan
* The Right Honourable David Miliband MP
Secretary of State for Foreign and Commonwealth Affairs
* His Excellency Kai Eide
UN Secretary General’s Special Representative for Afghanistan
Delegations
Afghanistan
Albania
Armenia
Australia
Austria
Azerbaijan
Bahrain
Belgium
Bosnia and Herzegovina
Bulgaria
Canada
China
Colombia
Croatia
Cyprus
Czech Republic
Denmark
Egypt
Estonia
Finland
France
Georgia
Greece
Hungary
Iceland
India
Indonesia
Ireland
Italy
Japan
Jordan
Kazakhstan
Republic of Korea
Kuwait
Kyrgyzstan
Latvia
Lithuania
Luxembourg
Malaysia
Malta
Mongolia
Montenegro
Netherlands
New Zealand
Norway
Oman
Pakistan
Poland
Portugal
Qatar
Romania
Russia
Saudi Arabia
Slovakia
Slovenia
Spain
Sweden
Switzerland
Tajikistan
The former Yugoslav Republic of Macedonia
Turkey
Turkmenistan
United Arab Emirates
Ukraine
United States of America
Uzbekistan
Aga Khan Development Network
Mi sfugge, sul serio, che cosa c’entri il Montenegro.
:-) Sai come vanno queste cose… a una coalizione di volenterosi è su base motivazionale :-) Si va a Londra un po’ per farsi vedere, un po’ per fare shopping.
hai ragione, dimenticavo lo shopping… :D
a quanto pare anche gli ismailiti hanno uno stato (o almeno una rappresetanza diplomatica)! Per me è una notizia!
D
Darmius, credo che avessero una rappresentanza lì semplicemente perché l’Agha Khan ci mette dei soldi, nello “sviluppo” dell’Afghanistan (e vorrà tutelare la minoranza ismailita locale, suppongo).
Comunque immagino che l’Agha Khan possa essere considerato nella rappresentanza internazionale in modo analogo alla Santa Sede, la cui soggettività di diritto internazionale non dipende dall’esistenza del Vaticano.
Agha Khan = Hotel Serena.
Hotel Serena = Posto per “Occidentali” a Kabul (anche se ogni tanto gli tirano qualche bomba).
L’Agha Khan Foundation è una potenza mondiale.
Sì, non dubitavo della potenza economica del Khan. E sono anche convinto cheabbia più voce in capitolo il suo rappresentante diplomatico che non il nostro fratino. Sono solo sorpreso di vederlo messo in una lista di Stati.
Invece, oggi Sergio Romano sul Corriere (cartaceo) risponde a una lettera sull’Afghanistan dicendo finalmente cose sensate, pur non proponendo soluzioni. fra queste: “Il vero nemico, come negli ani ottanta per i sovietici, è il nazionalismo pashtun. L’islam ha la sua parte e contribuisce a rafforzare l’identità ideale dei combattenti. Ma le loro motivazioni sono anzitutto nazionalistiche”. (va bene si può discutere sul concetto di nemico, ma io sto estrapolando).
D
E scusa, tu che sei un editor di Tutto in 30 secondi, xché non scrivi un pezzo???? :-)
be’, a parte che mi sembra eccessivo scrivere un post apposito per segnalare che Romano dice una cosa sensata (sulla stessa testata su cui scrive Sartori, al quale non si è preoccupato di replicare), il fatto è che ero non ne ho avuto il tempo. Accontentati della segnalazione.
D