Toscoemiliani vs Lombardi 1-1
Bene, come si suol dire, I’ve got it: Grande Distribuzione Organizzata e islam italiano/italiota fanno businness.
Questa è la locandina di presentazione del halal corner alla Coop di Via Casilina (RM)
Qui c’è il pieghevole.
Analisi:
- L’operazione Halal by Coop è il frutto della collaborazione fra Coop e Ihsan srl.
- Ihsan srl è di Bologna, neanche a dirlo.
- la carne fresca, certificata attraverso Ihsan srl viene dalla cooperativa ATPZ (Associazione toscana produttori zootecnici)
- La ATPZ produce il marchio Tishka (vedi anche qui e qui, le locandine sono anche in albanese).
Un classico modo di produzione Coop.
Tutt’altra filiera rispetto a quella lombarda: Regione Lombardia, Co.re.is-Halal Italia e, via Anna Maria Tiozzo, la Libera Università Carlo Cattaneo. (vedi anche questo fantastico convegno della LIUC tracciato dal sito della confindustria di Varese e notavi la presenza del giovane Pallavicini del Co.Re.Is.. Sul Co.Re.Is. nel mercato halal ho scritto anche qui)
Insomma, la solita storia:
- Grandi Distribuzioni Organizzate vanno alla guerra
- Diversi soggetti più o meno raccomandabili faranno soldi fornendo loro dei servigi
- Noi, senza distinzione di razzasessoreligione etc., mangeremo sicuramente peggio.
Quanto ai sostenitori della crudeltà del macellaio musulmano ricordo, giusto per aprire la polemica, che l’animale, prima di essere orrendamente assassinato tramite sgozzamento dissanguante, può essere stordito.
In tutto questo, ovviamente, c’è lo spazio per la creatività di ognuno, anche quella più inconsapevolente controjihadista.
Vedi ad esempio questo logo della coop con luna e stella della bandiera turca e la shahada che sta sulla bandiera saudita.
Comparare per credere.
Chiudo con un servizio di Press TV (in English) sulla Coop di Via Casilina.
Guardate la faccia di Paolo Bertini che dice: “questo non è un businness”.
Domanda: secondo voi la giornalista è una musulmana con hijab o una deficiente che si è messa una sciarpa in testa perché pensava di dover rispettare “usi e costumi” dell'”altro”?
https://in30secondi.altervista.org/2010/02/10/toscoemiliani-vs-lombardi-1-1/Islamercatoanimalisti,anna maria tiozzo,atpz,carne,carne halal,confindustria,controjihad,coop,coop casilina,coreis,emilia romagna,halal,halal italia,ihsan srl,islam,italia,libera università carlo cattaneo,liuc,lombardia,macellazione rituale,regione lombardia,tishka,toscana
Applausi, questo post è da applausi!
Complimenti davvero :)
:-)
quante interessanti informazioni! Concordo sui punti 1,2,3 … soprattutto sul tre. Aggiungo che i vegetariani italiani (quelli che stanno polemizzando, per intenderci) sono circa sei milioni e passa di poveri idioti che da anni chiedono alla Coop di incentivare i prodotti a loro cari (e il tofu o il miso hanno un costo al kg e un margine di guadagno superiore alla carne, se vogliamo parlare di business). Ma c’era da accontentare qualcuna delle aziende citate che ruotano attorno al business della carne halal… almeno, spero che l’intento sia questo altrimenti parrebbe assai marketing-idiota preferire un’utenza di un solo milione di individui.
polemizzo, ovviamente e su suo invito, sulla macellazione halal: l’animale PUO’ essere stordito ma il decreto del 1980 non lo prevede e le leggi comunitarie lasciano libera scelta, sicché l’imam italiano è autorizzato a procedere senza stordimento (procedimento peraltro più conforme alle prescrizioni halal). Nondimeno, ci siamo prima informati presso due veterinari di due diverse ASL e ci hanno risposto entrambi che lo stordimento ha durata di pochi minuti, sufficienti per l’uccisione. Ma per quanto riguarda la macellazione halal, necessitano da una a due ore perché un manzo muoia dissanguato da un’unica ferita. Si ribella, si contorce e devono immobilizzarlo. Assiste coscientemente alla sua morte, con o senza stordimento e questo è davvero terribile, una barbarie che in Italia era stata giustamente abolita.
segnalo il suo ottimo articolo.
Solo qualche elemento in più, così da rinfocolare la polemica e ben intendendo che non sono esperto in materia di macellazioni.
Macellazione rituale, a Reggio Emilia gli animali saranno storditi
http://www.ecoradio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=86&Itemid=44
Da wikipedia (però se qualcuno ha qualcosa di meglio lo tiri fuori):
In Italia la normativa prevede quattro sistemi possibili per rendere incosciente l’animale:
1. Pistola elettrica;
2. Commozione cerebrale;
3. Elettronarcosi;
4. Esposizione al biossido di carbonio.
Il sistema più sicuro e più usato oggi è l’elettronarcosi: l’applicazione di corrente elettrica all’animale provoca la scomparsa totale della sensibilità, abolizione della coscienza, perdita dei riflessi, ma permanenza di respirazione e circolazione sanguigna. La perdita di sensibilità deve essere totale e durare fino alla morte dell’animale. Una volta stordito, l’animale viene appeso per le zampe posteriori e preparato per le fasi successive, a cominciare dalle operazioni di macellazione sulla “carcassa”.
Riguardo ai macelli e alle macellazioni l’orrore è infinito ovunque. Io faccio un distinguo di scala: preferisco l’artigianale all’industriale.
p.s. nel tuo post (che ho linkato ieri) chiudevi parlando di infibulazione. L’infibulazione non è una pratica islamica.
La verità sui macelli italiani, caro Lorenzo, è purtroppo che spesso queste pratiche minime per garantire lo ‘stordimento’ non vengono nemmeno applicate. Discorso decisamente molto lungo, ti linko solo “Indagine nei macelli” : http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=512
Figuriamoci quindi in questo caso, dove la legge italiana lascia libera scelta. Da vegana, sono ovviamente contraria a qualsiasi forma di macellazione ma intanto che lottiamo contro la macellazione in genere, preferiremmo non tornare indietro di decine di anni.
Non farmi più ignorante di quello che sono, per l’infibulazione non mi sono mai riferita ai musulmani e comunque la mia continua a non essere una presa di posizione verso una cultura a favore di un’altra. Qualcun altro ha scritto “prima che comincino a vendere anche carne di cane e gatto” riferendosi alla comunità cinese, ma il concetto non cambia.
Scusami, non ti volevo fare “più ignorante”, è stato un riflesso condizionato. Come forse avrai capito leggendo la presentazione di questo blog, sono particolarmente sensibile ai possibili “malintesi” sull’islam.
Erbaviola, eccoti su ecoblog.it.
per quanto mi risulta (mai approfondita la questione nei dettagli, riferisco in sintesi quello che ricordo di un bell’intervento in proposito del compianto prof. Vercellin) in linea di principio, la macellazione halal prevederebbe esplicitamente che l’animale soffra il meno possibile, e auspicabilmente che non soffra affatto. Direi che i modi per applicare questo principio, se ci fosse la volontà, si possano trovare facilmente.
Vorrei però far notare ad Erbaviola che non si è “tornati indietro” sulla legislazione italiana in materia. Per quel che ricordo’eccezione per la macellazione rituale è SEMPRE stata prevista in considerazione delle esigenze della comunità ebraica, del tutto analoghe a quelle islamiche sotto questo profilo.
Comunque io non mangio carne praticamente mai e anche a me piacerebbe che il tofu della Coop costasse un po’ meno.
Rifiutarsi di andare avanti è tanto grave quanto tornare indietro.
Se poi il rifiuto viene fatto ufficialmente attraverso una legge, ossia lo strumento che un governo dovrebbe usare per progredire, allora è decisamente grave.
Se la legge privilegia chi vuole restare indietro, discriminando gli altri, allora è terribilmente grave. E’ uno schifo.
Non ti seguo.
“Avanti” in che senso? Chi decide quando bisogna andare avanti e quando stare fermi? O dobbiamo correre sempre tutti, e verso dove? E chi decide verso dove?
Guarda che anche quella del progresso è una dottrina relativa :P
@falecius: non vorrei essere troppo pesante, ma auspicabilmente anche gli israeliani si augurano che i bambini non saltino sulle mine. Un conto è auspicare, un altro è la pratica. Purtroppo.
Per quanto riguarda la legislazione, la delega non è sempre esistita, esisteva semmai la possibilità di macellazione in proprio, cosa che facevano tutte le macellerie fino al secondo dopoguerra (in alcune regioni fino agli anni ’70). L’istituzione dei macelli e delle norme sanitarie che sono venute in seguito, con la centralizzazione della macellazione nei macelli controllati dalle asl, hanno tolto questa possibilità, le macellerie sono diventate in realtà rivendite di carne, non possono procedere alla macellazione degli animali vivi. Nel 1980 un dls ha reintrodotto la macellazione halal e quella kosher nei macelli controllati dalle asl e in seguito nel 98 sono state riviste le direttive con la nuova normativa europea.
Il tofu della coop potrebbe essere anche migliore, oltre a costare meno ;) Tra tutte le marche che potevano scegliere, hanno optato per quella che produce gomma al posto di tofu. Sono anni che chiediamo che introducano più prodotti, ma non ci hanno mai dato retta… l’articolo sopra mi ha fornito una lettura molto più attendibile della questione dei margini di guadagno sui prodotti vegan (alti, molto alti.. vuoi mettere un formaggio fatto di fagioli che costa più del parmigiano reggiano?)
@Lorenzo: io sono molto ignorante ma rendendomene conto cerco di non discutere su quello che non conosco ;) Comunque capisco da alcuni commenti che ho dovuto moderare che questa protesta contro la coop è ad alto rischio di fraintendimento, però la causa è solo la mancanza di cultura (italiana)-
in effetti si incontrano varie cose su cui diversi generi di fanfaroni hanno buon gioco.
che dire? si modera…
Erbaviola: a parte la sua opportunità, non mi sembra che il paragone che fai sia molto calzante.
Sono perfettamente consapevole che la pratica è diversa dall’auspicio.
Quello che stavo dicendo è il principio su cui si fonda la pratica della macellazione halal, è compatibile con l’assenza di dolore per l’animale e anzi la incoraggia.
Sto quindi dicendo che una iniziativa legislativa (o in assenza, un accordo tra le parti) potrebbe produrre una pratica in cui si ottiene carne halal senza che l’animale soffra.
Una pratica in cui la gente cammina sui campi minati senza farsi male mi sembra molto più difficile da ottenere.
Sulla storia e sulla legislazione italiana in materia di macellazione sei certamente molto più preparata di me, e quindi mi scuso se ho detto delle inesattezze. Anche dalle tue precisazioni, però, non mi pare che ci si trovi davanti ad un “passo indietro”. La macellazione halal/kosher è sempre stata praticata in Italia. Del resto mi stupirei del contrario, visto che in Italia esiste una comunità ebraica con una presenza ininterrotta dai tempi degli Scipioni.
Rispetto al tofu e simili, la Coop dove fa la spesa mia madre ha una scelta discreta. Mi viene comunque una cosa in mente: la Coop ha un grosso radicamento in Emilia-Romagna, e immagino che molti suoi dirigenti siano di quelle parti. In Emilia-Romagna, per la mia esperienza, il vegetarianesimo è visto con appena meno sospetto del satanismo e forse appare ancora più incomprensibile (la mia ragazza è di Parma ed è vegetariana). E infatti hanno problemi col cancro al colon.
A parte il fatto che comunque nemmeno i musulmani mangiano maiale, e credo che un emiliano abbia problemi con questo concetto. :D
Mi fermo qui perché mi stanno venendo in mente diverse battute infelicissime.
All’interessante discussione aggiungo solo un paio di osservazioni maturate una quindicina di anni fa, nel corso di una sorta di “censimento” delle macellerie halal milanesi:
– argomento spesso addotto dai musulmani per ribaltare le accuse era che (cito) “l’uccisione per sgozzamento è pratica senz’altro più pietosa dell’uccisione tramite scariche elettriche, e che la carne così macellata contiene meno tossine e meno impurità”
– tra le prescrizioni alimentari dell’islam, quella relativa al consumo di carne halal era certamente quella che veniva praticata con più elasticità: in tanti ammettevano come lecito anche il consumo di carne macellata dalla “Gente del Libro”.
Con buona pace dei nuovi professionisti della certificazione halal, direi, e della nuova mission multiculturale -see- della COOP.
(Lorenzo, mi si dice di farti notare che il sito di Islamistica non risulta accessibile da Google: “questo sito potrebbe arrecare danni al tuo computer”!)
Sì, ho trovato tutte le pagine cosparse di uno script molto strano. Qualcuno è entrato in qualche modo e mi ha fatto lo scherzetto.
Speriamo che la cosa si risolva in fretta…
… con windows exploder funziona lo stesso …
marvin harris in buono da mangiare sostiene che le leggi occidentali che prevedono pratiche come lo stordimento dell’animale prima che venga macellato sono il prodotto delle società occidentali che hanno umanizzato gli animali domestici e che sono quindi una sorta di lavanda della nostra coscienza. direi che concordo.
A Marvin Harris piace evidentemente fare il figo con le parole.
Le civiltà “occidentali” semplicemente prendono atto di essere (anche) carnivore e cercano di farlo nel modo che nel momento storico corrente appare più civile. Negli anni faranno di tutto per migliorare la propria civiltà, come succede da centinaia di anni.
Le società religiose (tra cui anche le fazioni occidentali ovviamente) si ostinano a seguire regole scritte su misura per le civiltà di 2000 anni fa e le vogliono imporre agli altri uomini, agli animali e alla natura intera.
Ci fa giustamente pena un animale sgozzato. Ma deve farci terrore questa ostinata volontà di sgozzare ogni crescita civile.
in tanti ammettevano come lecito anche il consumo di carne macellata dalla “Gente del Libro”
Bhè, se si trattava di ebrei, il problema si poneva molto poco. Sui cristiani credo che la questione potesse essere più problematica. Tra l’altro, ho letto di posizioni (non molto condivise, soprattutto storicamente) per cui i cristiani “trinitari” non sarebbero nemmeno da considerare gente del Libro perché hanno deviato dal monoteismo originario e sono diventati politeisti.
Quindi di cristiani “veri” in questa particolare ottica islamica (che non è il punto di vista della maggior parte dei musulmani) credo che resterebbero gli unitariani sociniani e poca altra roba di interesse eresiografico.
per letturearabe: si può fare qualsiasi lettura di simili leggi,(che comunque, nella maggior parte dell’Occidente, continuano a consentire che si bolliscano vive le aragoste) e questa in particolare mi sembra possa essere sensata, ma il punto è che un animale effettivamente soffre, e nel caso dei vertebrati terrestri soffre in modo sostanzialmente analogo ad un essere umano.
Credo che nessuno, tranne qualche sadico, desideri provocare inutilmente o prolungare tale sofferenza.
L’uomo è capace di provare empatia e compassione, in genere (non sto sostenendo comunque che sia l’unico animale a farlo).
mi sfugge una cosa…….dove e’ il nome della persona che commenta ?
bisognerebbe commentare le iniziative dopo avervi partecipato, le persone dopo averle conosciute, le cose dopo aver cercato di capirle ecc.
questo blog mi pare invece un elenco di notizie e nomi presi da internet e messi insieme a caso ………ho un sospetto………sara’ mica il tentativo di delegittimazione di un concorrente della coop?cosa brucia…….non averci pensato ?stiamo rimproverando alle coop di fare business ? di cercare nuovi segmenti di mercato?ma va la’ dai, siamo seri.
diteci cosa c’e’ davvero dietro questo attacco alla coop, a coreis e tutto il resto. …?islamofobia, concorrenza, ignoranza?????e metteteci il nome e la faccia, per essere credibili.ho un secondo dubbio…….pubblicherete questo commento ?chantal marini
Che faccio, rispondo? :-)
ahahah questa è bellissima, ti prego… voglio leggere la risposta. Mi ero riservata di rispondere questa sera con dovuta calma, mi piace molto il discorso che ne sta uscendo…ma la comicità di questo commento mi ha distratta dal lavoro.
Quanto a me, con nome, cognome, faccia e quant’altro, qui: http://it.linkedin.com/in/graziacacciola
chantal: la Coop sei tu.
:D :D
che bello quando su questo bog si comincia col mettere i puntini sulla i di islam, e poi si finisce a discutere di personali visioni del mondo! Scoutisti-non-scoutisti, vegetariani-carnivori, e ora coopisti-anticoopisti…
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