Su Facebook ho trovato la pagina “Souad Sbai, non voglio che mi rappresenti” (qui)

Gli iscritti, a oggi, sono 1.272.

Fra le foto troviamo:

  1. Ahmad Habous, uno dei membri del Comitato per l’islam italiano, con un bicchiere di prosecco in mano durante un evento del Centro culturale Averroé;
  2. Souad Sbai che sfila dietro una bandiera italiana;
  3. Un ragazzo marocchino con la maglietta del Marocco che porta  una bandiera della FIOM.

Nei video c’è la Sbai a Porta a Porta (insieme a La Russa).

Ecco è la presentazione:

Questo gruppo è stato creato per unire tutti i Marocchini, in particolare, ed i Musulmani, in generale, che non vogliono essere rappresentati da lei o che non si identificano nell’immagine dell’Islam rispecchiata dalle sue diverse vergognose (non tutte!) dichiarazioni sui Musulmani nei vari Mass media italiani.
Il gruppo è aperto a tutte le Persone che hanno a cuore questa nostra causa, a prescindere dal loro crede religioso e dalla loro cittadinanza; basta che siano Cittadini del mondo.
Il gruppo condanna ogni tipo di violenza o oppressione contro le donne, senza distinzione di appartenenza di genere.
Ricordiamo che lo scopo qui non è affatto andare contro tale o tale Organo politico o religioso, ma soltanto far capire a tutti che l’essere musulmani praticanti non significa implicitamente essere dei presunti terroristi come viene spesso sottinteso dall’On. Sbai.
Inoltre, come abbiamo sempre affermato, condanniamo con forza e senza riserva qualunque tipo di terrorismo o di estremismo che mira a fomentare l’odio verso il diverso.
Non saranno tollerati minacce, insulti o volgarità nei confronti della persona di Souad Sbai, per il semplice motivo che tali comportamenti non fanno parte né della cultura islamica né dei dettami della nostra amata religione che è l’Islam. Quindi, i commenti offensivi saranno prontamente cancellati ed i loro autori categoricamente “bannati” dal gruppo.
Mettete a disposizione di tutti qualunque risorsa, link, filmato, articolo… inerente il motivo della nascita di questo gruppo!
Grazie a tutti voi Sorelle e Fratelli :-)

Nei commenti alle foto e nella pagina si trova un po’ di tutto, dal musulmano che si sente offeso per quel prosecco di Habous al normale utente che proprio la Sbai non la può vedere.

Soprattutto si parla di dirigismo, del tentativo di egemonizzare le opinioni indirizzandole tutte nel canale Sbai&friends.

Però se fra loro c’è qualche estremista criminale è ben nascosto, almeno per ora, perché di frasi offensive o minacce non ce ne sono.

Nei messaggi degli amministratori del gruppo traspare una certa inquietudine: hanno paura di venir chiusi.

E ciò avviene perché Samira Chabibe, portavoce delle donne del Movimento dei Musulmani Moderati, ha denunciato il gruppo sul sito del Movimento Musulmani Moderati Italia-Europa. Ecco il comunicato:

Facebook, estremisti musulmani all’opera contro di noi
“Gli insulti che sta subendo Souad Sbai, all’indomani della presentazione del Comitato per l’Islam Italiano, tramite un gruppo presente su Facebook, non possono passare sotto silenzio. Devono essere presi seri provvedimenti”. Ad affermarlo è Samira Chabibe, portavoce delle donne del Movimento dei Musulmani Moderati che aggiunge: “esponenti di questo gruppo hanno utilizzato il mio profilo e i miei contatti Facebook, così come accaduto a tanti altri, per segnalare il link di un gruppo da cui mi dissocio completamente e che diffonde l’odio e la violenza contro Sbai e contro tutti i moderati. Sarò costretta a sporgere querela per fare in modo che questo non possa più accadere” ha concluso Samira Chabibe (fonte).

La Chabibe è, insieme a Gamal Buchaib e altri, l’amministratrice di un altro gruppo di Facebook, direttamente collegato al Movimento dei Musulmani Moderati: “NO AL BURQA, NO ALLA VIOLENZA,SI AI DIRITTI UMANI,SI ALLE PARI OPPORTUNITA'” (qui).

Il gruppo in questione conta 239 membri (il Movimento dei Musulmani Moderati ha invece 235 iscritti).

Il suo claim è:

Questo gruppo raccoglie adesioni di chi crede nelle LIBERTA’, la CARTA COSTITUZIONALE, le PARI OPPORTUNITA’ e la SACRALITA’ della VITA.
Condanna fortemente ogni forma d’integralismo e diffonde la cultura del rispetto della DIGNITA’ della DONNA.
Condanna con forza e senza riserva qualunque tipo di terrorismo o di estremismo che mira a fomentare l’odio verso il diverso.
Il gruppo si identifica in un islam moderato riformista basato sul dialogo, la conoscenza e la convivenza pacifica.

E’ in questo clima che un utente del gruppo, Rachid El (che non mi sembra essere questo grande estremista musulmano, anzi), riporta che pochi giorni dopo la nascita del gruppo “Sbai non mi rappresenta” su FB i suoi aderenti cominciano a ricevere il seguente messaggio:

“caro amico sostenitore
il gruppo Musulmani Moderati in Italia, ti invita ad aderire a una causa che ci sta a cuore, e quella di combattere ogni forma di estremismo religioso o razzista.
ti invitiamo a visitare i nostri siti ed a partecipare se sei convinto che c’è bisogno della necessità di sradicare il fanatismo religioso e soprattutto quello islamico nel nostro amato paese l’Italia….
aderite anche al nostro gruppo su facebook , e piu numerosi saremo piu il fanatismo si sentirà debole, perche la nostra arma basterebbe essere un CLICK.
Descrizione:
Questo gruppo raccoglie adesioni di chi crede nelle LIBERTA’, la CARTA COSTITUZIONALE, le PARI OPPORTUNITA’ e la SACRALITA’ della VITA.
Condanna fortemente ogni forma d’integralismo e diffonde la cultura del rispetto della DIGNITA’ della DONNA.
Condanna con forza e senza riserva qualunque tipo di terrorismo o di estremismo che mira a fomentare l’odio verso il diverso.
Il gruppo si identifica in un islam moderato riformista basato sul dialogo, la conoscenza e la convivenza pacifica.”

Ecco. Ho fatto un buon report, mi sembra, di una delle cose che il Comitato per l’islam italiano ha smosso: l’opposizione ad esso.

Lorenzo DeclichLe destre e l'islamahmad habous,comitato per l'islam italiano,islam,italia,marocco,musulmani,suad sbai
Su Facebook ho trovato la pagina 'Souad Sbai, non voglio che mi rappresenti' (qui) Gli iscritti, a oggi, sono 1.272. Fra le foto troviamo: Ahmad Habous, uno dei membri del Comitato per l'islam italiano, con un bicchiere di prosecco in mano durante un evento del Centro culturale Averroé; Souad Sbai che sfila dietro...