L'esercito dei cloni
Alle volte penso che in alcune redazioni ci siano dei cloni di esseri umani. Cloni molto difettosi.
Ieri a Ta’izz, la seconda città dello Yemen, è saltato in aria un deposito di esplosivi usati in edilizia.
Stando alle ultime stime ci sarebbero almeno 19 morti. Decine i feriti.
La notizia è semplice, ma drammatica.
Si richiede dunque attenzione, non tantissima: quanto basta per non dire idiozie.
E invece no, il clone di Adnkronos (qui) va in pappa sul nome della città: che ci sta a fare quell’apostrofo?
Ta’izz diventa Taziz, un luogo inventato, un po’ come Agraba nell’Aladdin della Disney (ma lì non c’era errore: Baghdad non si poteva citare perché era sotto le bombe).
Il clone di Blitz quotidiano ha invece un bug nel traduttore automatico: a un certo punto il software improvvisa, diventa creativo. Quindi la notizia si trasforma in: “Yemen, esplode deposito fuochi artificio: almeno 18 morti“.
Guagliò, a Tazziz m’agge accattàt ‘a bomb ‘e Maradò.
https://in30secondi.altervista.org/2010/03/03/lesercito-dei-cloni/In 30 secondiadnkronos,blitz quotidiano,cronaca,ta'izz,yemen
fuss’ ca fusse ca ci truovi ‘a bomb ‘e billadèn?
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