Alle volte penso che in alcune redazioni ci siano dei cloni di esseri umani. Cloni molto difettosi.

Ieri a Ta’izz, la seconda città dello Yemen, è saltato in aria un deposito di esplosivi usati in edilizia.

Stando alle ultime stime ci sarebbero almeno 19 morti. Decine i feriti.

La notizia è semplice, ma drammatica.

Si richiede dunque attenzione, non tantissima: quanto basta per non dire idiozie.

E invece no, il clone di Adnkronos (qui) va in pappa sul nome della città: che ci sta a fare quell’apostrofo?

Ta’izz diventa Taziz, un luogo inventato, un po’ come Agraba nell’Aladdin della Disney (ma lì non c’era errore: Baghdad non si poteva citare perché era sotto le bombe).

Il clone di Blitz quotidiano ha invece un bug nel traduttore automatico: a un certo punto il software improvvisa, diventa creativo. Quindi la notizia si trasforma in: “Yemen, esplode deposito fuochi artificio: almeno 18 morti“.

Guagliò, a Tazziz m’agge accattàt ‘a bomb ‘e Maradò.

Lorenzo DeclichIn 30 secondiadnkronos,blitz quotidiano,cronaca,ta'izz,yemen
Alle volte penso che in alcune redazioni ci siano dei cloni di esseri umani. Cloni molto difettosi. Ieri a Ta'izz, la seconda città dello Yemen, è saltato in aria un deposito di esplosivi usati in edilizia. Stando alle ultime stime ci sarebbero almeno 19 morti. Decine i feriti. La notizia è semplice,...