South Park, la bufala e la fatwa
In un posto di qualche giorno fa scrivevo di quanto i minacciatori di South Park mi sembrassero totalmente ininfluenti e, inoltre, di quanto gli autori della celebre serie – che adoro – avessero sbagliato ad autocensurarsi (in quel post trovate anche una raccolta di articoli e notizie sulla vicenda).
Oggi leggo questo articolo apparso sul sito della CNN, firmato Arsalan Iftikhar e intitolato più o meno: “Radicali senza nome vs. South Park: nient’altro che distrazione” (qui).
La tesi è la stessa da me esposta ma ad essa si somma l’invettiva: i mass media americani agitano fantasmi e così facendo fomentano l’islamofobia:
To generate some press coverage and needless dispute, two extremist buffoons at a radical website called “Revolution Muslim” directed a thinly veiled threat against the show’s creators for depicting Mohammed in the recent episode. Much of the American mainstream media ended up giving a national platform to these unknown knuckleheads, which only helped to tarnish the reputation of Muslims in America further.
Sadly, it seems to be far sexier for the media to report the message of two extremists rather than the tempered and tolerant message of the majority of millions of American Muslims.
In Italia, e specialmente nella rete, la bufala (che ha più appeal visto che si parla di un prodotto di nicchia americano) si espande a macchia d’olio.
I soliti ripetitori di monnezza accendono i toni e fra questi c’è anche chi cerca di raccontarcela in maniera più originale, chi ravana nel torbido per fare il figo.
Parlo di Christian Rocca che, prendendo a pretesto un post di Ravi Somaiya apparso su Gawker.com e intitolato: “Perchè gli estremisti che odiano South Park odiano anche i Triscuits?“, secerne un post dal titolo: “La fatwa contro i crackers“.
Il post “originale” è molto ironico e divertente. Il suo ammorbante succedaneo no:
I fascisti islamici che hanno minacciato di morte gli autori di South Park ora delirano contro “quei froci darwinisti che sono spregevoli e vanno in giro mangiando Triscuits“. I Triscuits sono crackers. Magari fanno male al pancino dei fasci-islamici, ma c’è sempre la possibilità di farsi curare all’Emergency room.
Non c’è nessuna fatwa. Non c’è neanche una notizia.
C’è un blogger americano che fa il blogger, e c’è un provincialissimo fabbricatore di sterco che compone frasi poco simpatiche contro Emergency.
E che disabilita i commenti al suo blog.
Evidentemente hanno insegnato a Christian che quando si lancia il sasso bisogna nascondere la mano.
Non gli hanno spiegato che un post senza commenti perde la sua ragion d’essere?
Ma forse a lui questo non interessa: si sa, di questi tempi la dignità è un optional.
E poi: che cosa non si fa per la pagnotta?
https://in30secondi.altervista.org/2010/04/28/south-park-la-bufala-e-la-fatwa/https://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/04/image12.pnghttps://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/04/image12-150x150.pngScomposte invettivearsalan iftikhar,camillo,christian rocca,emergency,islam,south park
Che invidia, il tizio ha tutte le credenziali in regola per un posto ad honorem alla Consulta!
“Sia pagnotta o crackerino
Me lo pappo in un baleno
Per secernere il veleno
Giù dal fondo d’intestino”
Eh… qualcosa per far parte della gabina di comando bisogna pur dimostrare :-)
Il livello di mistificazione della realtà da parte degli islamofobi italioti comunque non raggiunge ancora il livello di demenza degli islamofobi statunitensi. Questi ultimi adesso stanno dicendo che l’olocausto perpetrato dai nazisti in realtà era una… “jihad islamica” (o “un jihad islamico” che dir si voglia…).
Be’… ero rimasto all’affermazione secondo cui la civiltà classica morì a causa dell’islam… dacci un link che noi postiamo ;)