Ogni tanto mi cimento nel tagfight per operare riflessioni che riguardano il mondo dell’informazione in Italia.

Oggi, invece, ho fatto come Fareeda Ahmed, redattrice di Elan: sono andato su taqwa.me, un motore di ricerca che si autodefinisce islamicamente “coscienzioso“.

La prima e definitiva impressione che ho avuto è che taqwa.me sia un formidabile strumento di islamercato.

E’ così coscienzioso che porta, per ogni hit, la possibilità di definire il contenuto come halal o haram.

E anche la possibilità di discuterne.

Il ché, come potete immaginare, fornisce ai gestori di taqwa.me una formidabile fonte di informazioni su cosa commercializzare e cosa no.

Sarò cinico, ma questo è…

Anche perché, quando vai a digitare “halal” trovi, se escludiamo la voce di wikipedia, solo negozi o società commerciali.

E se scrivi “islam”, oltre alla voce di wikipedia, trovi al secondo posto “islam.com”, un sito che fra gli sponsor ha scientology e che nella sua mission scrive:

islam.com is a humble effort to serve the spiritual, commercial, informational, communication, cultural, educational, economic, political and social needs of the worldwide Islamic community in the 21st century.

Mentre al quarto post, dopo la “definizione di islam” di answer.com, troviamola voce “islam” di “conservapedia”, un’enciclopedia che, lo dice la parola stessa, a progredire proprio non pensa.

https://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/05/image110.pnghttps://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/05/image110-150x150.pngLorenzo DeclichIslamercatohalal,islam.com,taqwa.me,wikipedia
Ogni tanto mi cimento nel tagfight per operare riflessioni che riguardano il mondo dell'informazione in Italia. Oggi, invece, ho fatto come Fareeda Ahmed, redattrice di Elan: sono andato su taqwa.me, un motore di ricerca che si autodefinisce islamicamente 'coscienzioso'. La prima e definitiva impressione che ho avuto è che taqwa.me sia...