La Bin Laden narrative si arricchisce di una nuova perla.

Ibrahim Ahmed al-Qosi, già detenuto a Guantanamo per otto anni, ha ammesso di essere un alqaidista e quindi ha ricevuto uno sconto di pena: farà 2 anni in carcere (che è molto meglio che fare 2 anni a Guantanamo) e poi verrà rispedito in Sudan, paese di cui è cittadino (fonte).

La cosa non avrebbe avuto nessun genere di risonanza se non fosse che quest’uomo, oltre a fare l’autista e la guardia del corpo di Bin Laden per un periodo, lavorò come capo-cuoco in un campo afghano di al-Qa`ida denominato “Stella del jihad”.

Motivo per cui fu definito il “cuoco di Bin Laden”.

Rimane ancora da svelare il perché abbiamo messo al-Qosi in cucina: il Sudan non è certo famoso per i suoi cuochi.

https://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/07/issue1food.jpghttps://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/07/issue1food-150x150.jpgLorenzo DeclichLost Osamaal-qaida,guatanamo,Ibrahim Ahmed al-Qosi,osama bin laden,sudan
La Bin Laden narrative si arricchisce di una nuova perla. Ibrahim Ahmed al-Qosi, già detenuto a Guantanamo per otto anni, ha ammesso di essere un alqaidista e quindi ha ricevuto uno sconto di pena: farà 2 anni in carcere (che è molto meglio che fare 2 anni a Guantanamo) e...