Bandire o leggere
Secondo un recentissimo sondaggio del Pew condotto in Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania la stragrande maggioranza dei cittadini, soprattutto quelli dai 55 anni in su, sarebbe d’accordo a bandire il velo integrale (Francia 82%, Germania 71%, Gran Bretagna 62%, Spagna 59%).
La stragrande maggioranza degli statunitensi (65%), invece, non sarebbe per niente d’accordo.
Tutto questo – ne sono certo – ha a che vedere con le culture giuridiche di Europa e Stati Uniti e con le ricadute sociologiche che queste culture hanno sulle popolazioni delle due aree.
Non si tratta di maggiore o minore percezione di una “invasione” islamica, come vorrebbero eurabisti e controjihadisti, bensì di ciò che in Europa e Stati Uniti le persone pensano essere la libertà personale.
Io sono contro burqa, niqab, hijab e tutti gli altri veli in uso quando sono il frutto del dominio di un essere umano (maschile) su un altro (femminile).
Non sono contro i veli in tutti gli altri casi (scelte personali, sicurezza etc. etc.).
Penso che il velo non vada vietato “senza se e senza ma”.
E poiché le donne che lo portano sono poche, anzi pochissime, sono favorevolissimo alla messa in campo di politiche sociali volte a eliminare quei casi in cui il velo è frutto tangibile di dominio maschile.
Negli altri casi non posso che “criticare”, ma senza “imporre”.
E quanto alle donne che coscientemente decidono di indossare il velo integrale sono convinto che debbano accettare di essere riconosciute, in un modo o nell’altro.
Le soluzioni esistono, basta volerle praticare.
Insomma: il problema va risolto nel sociale, non nel politico.
https://in30secondi.altervista.org/2010/07/15/bandire-o-leggere/Doppio veloburqa,europa,islam,niqab,pew forum on religion & public life,stati uniti,velo
AHAHAHAHAHAHAH
Sto morendo! Vai a leggere l’articolo di Cremonesi su Gaza (Corsera). E guarda le didascalìe sotto le foto. Il Narghilé si “SUONA”, ragazzi. Ripeto, il Narghilé si Suona!!!!
“Contro le mode occidentali si suona il narghilè”
http://www.corriere.it/gallery/esteri/07-2010/gaza/1/gente-gaza_48651360-8f4b-11df-9bdb-00144f02aabe.shtml#8
Sono basito, davvero … non ho parole.
ommammamia
OT – Che ne dici se ti ospito un post in merito aspettando nuovo magazine? Compari già come “autore” nel mio blog…. (cmq del magazine se ne parla a settembre…)
melone: quelle didascalie sono agghiaccianti.
Giuro che quando vedo cose del genere mi viene da arrendermi e uscire con le mani alzate. Cosa fai? Da dove cominci? Come fai a non insultare?
@ Falecius: infatti anche le altre sono decisamente “in linea”. Non so, non vorrei sembrare esterofilo, ma l’ignoranza del giornalismo italiano mi sembra davvero da guinness. E’ proprio una questione di quantità e frequenza …
Davvero sconfortante.
Come cominciare? Dal titolo, poi segue il catenaccio, poi il primo paragrafo etc.
Quando sei stanco chiudi: ciò che avrai scritto è già importante :-))
Esempio – Il Corsera con Cremonesi se ne esce male fin dal titolo: Gaza, attacco alla modernità (link).
Cosa c’entra l’attacco alla modernità con il regime di Hamas? Etc. etc.
La chiusa: possiamo tranquillamente inserire questo articolo nella classe “propaganda” etc. etc.
Voglio dire: se ingaggi sei già un punto avanti. Se non lo fai finirai nella spirale del silenzio (rispettabile quanto vuoi ma frustrante).
p.s. se rivai sulla galleria la didascalia non c’è più.
Vorrà dire qualcosa?
E scusate la logorrea
Non capite, è un narghilé musicale!
Mi viene da dire che non è nemmeno questione di Fact-checking, qui è questione di cultura elementare di base, bisognerebbe ripristinare le punizioni corporali, anche per i giornalisti.
O indirizzarli verso la più vicina scuola secondaria superiore
uno strano parallelo tra burqa e kilt. http://goo.gl/cTCu
:D meriterebbe un post, caro terzogiro
‘Giorno …
@Lorenzo. Sono d’accordo su tutta la linea, solo che in casi come questi preferisco il silenzio. Anzi, meglio, preferisco cercare un altro interlocutore. Questi qui sono proprio senza speranza, e quando il vento cambierà sono capacissimi di mettersi a strillare l’esatto contrario.
Ah, ieri ho provato a far ragionare Scalfarotto sul Post. Lui non ha risposto e i commentatori … beh alcune menti illuminate hanno suggerito, per comprendere la questione del velo, la visione di Perspepolis!
L’unica risposta plausibile era consigliare la lettura di Asterix per comprendere a pieno il De Bello Gallico, ma perché sprecare tempo?
@ Terzogiro. Stupendo il post sul kilt!