Questo blog aveva ospitato, qualche tempo fa, le opinioni di Ahmad Giampiero Vincenzo (vedi nei commenti), presidente dell’Associazione Intellettuali Musulmani Italiani, consulente per l’immigrazione della Commissione affari costituzionali del Senato e membro dell’Assemblea generale della Grande Moschea di Roma.

Lo scorso 16 luglio Ahmad Giampiero, a nome della sua associazione, ha diramato alcune dichiarazioni su una eventuale “legge contro il burqa” in Italia, riprese da ImmigrazioneOggi. Ecco il pezzo:

16 luglio 2010
Intellettuali Musulmani Italiani contro gli esperti del Viminale: la legge contro il burqa “il più inutile e islamofobico dei provvedimenti”.
Critiche anche al Comitato per l’Islam del Ministero dell’interno che ha espresso parere favorevole, definito “organismo inutile e dannoso, composto in massima parte da personalità per nulla rappresentative”.

“Il Comitato per l’Islam del Ministero dell’interno, composto da non musulmani e da personalità scarsamente rappresentative del mondo islamico, si è espresso a favore di una legge italiana contro il burqa. Si tratterebbe però di un provvedimento inutile e dannoso, già vivamente sconsigliato dal Consiglio d’Europa”. Lo dichiara Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente dell’Associazione Intellettuali Musulmani Italiani, consulente per l’immigrazione della Commissione affari costituzionali del Senato e membro dell’Assemblea generale della Grande Moschea di Roma.
Secondo una nota diffusa dall’organizzazione, “nella riunione del 13 luglio scorso il Comitato ha ratificato il più inutile e islamofobico dei provvedimenti. Le norme per la sicurezza vigenti in Italia, infatti, sono più che sufficienti a garantire l’ordine pubblico. Le nuove proposte di legge sul burqa, invece, hanno un carattere discriminatorio, pur se apparentemente deconfessionalizzato. Piuttosto andrebbero varate norme che garantiscano l’assistenza sociale a favore di quelle donne che subiscono discriminazioni e comportamenti forzati da parte delle famiglie. Con una legge contro il burqa, infatti, si otterrebbe solo che le donne in questione, per fortuna ancora molto poche in Italia, siano segregate in casa. Così, dopo sei mesi di attività, il Comitato ha manifestato la sua vera natura. Un organismo inutile e dannoso, composto in massima parte da personalità per nulla rappresentative, che invece di occuparsi dei veri problemi della comunità islamica desiderano solo assecondare le istanze della Lega Nord e di quei parlamentari che sono sulla stessa lunghezza d’onda. Bene ha fatto il fratello Mario Scialoja – conclude il prof. Vincenzo – a dimettersi già nei mesi scorsi”.
(Red.)

Sulle dimissioni di Mario Scialoja vedi qui.

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Questo blog aveva ospitato, qualche tempo fa, le opinioni di Ahmad Giampiero Vincenzo (vedi nei commenti), presidente dell'Associazione Intellettuali Musulmani Italiani, consulente per l’immigrazione della Commissione affari costituzionali del Senato e membro dell’Assemblea generale della Grande Moschea di Roma. Lo scorso 16 luglio Ahmad Giampiero, a nome della...