Da un po’ di tempo ricevo il bollettino del SUSRIS (Saudi-US Relations Information Service).

E’ un servizio privato che si ripropone di dare una panoramica “oggettiva” sulla “storia, il respiro e la profondità” delle relazioni fra Stati Uniti e Arabia Saudita e, forse proprio per questo, risulta essere sostanzialmente un bollettino economico.

Ieri il SUSRIS ha pubblicato il discorso del principe Turki bin Faisal al-Saudi, ex capo dei servizi segreti sauditi ed ex-ambasciatore negli Stati Uniti, in occasione dell’apertura della Arab-U.S. Policymakers Conference di Washington, giunta alla sua diciannovesima edizione (22 ottobre).

Ecco come Turki definisce i rapporti fra Stati Uniti e Arabia Saudita:

I nostri due paesi si trovano in accordo su molti argomenti e in disaccordo su altri. Noi siamo d’accordo sulla pace mondiale, sul rimuovere la piaga delle armi nucleari, sullo sradicare la povertà e la malattia, sull’assicurare a tutti giustizia, e molte altre cose. Non siamo d’accordo, tuttavia, sul metodo, sullo stile, sul linguaggio e sulla percezione di tutto questo… talvolta.

Tradotto: finché si parla di aria fritta, di soldi e di armamenti siamo tutti d’accordo. Ma non provate a impicciarvi degli affari nostri a casa nostra: noi, sui temi della pace, della sicurezza, della giustizia “abbiamo i nostri metodi, il nostro stile, il nostro linguaggio” e quindi facciamo quello che ci pare.

Immagino l’applauso convinto della platea.

Lorenzo DeclichIn 30 secondiarabia saudita,armamenti,relazioni internazionali,stati uniti,turki bin faisal al saudi
Da un po' di tempo ricevo il bollettino del SUSRIS (Saudi-US Relations Information Service). E' un servizio privato che si ripropone di dare una panoramica 'oggettiva' sulla 'storia, il respiro e la profondità' delle relazioni fra Stati Uniti e Arabia Saudita e, forse proprio per questo, risulta essere sostanzialmente un...