Mr. Hamad: si accomodi là dove non batte il sole
Il Manuale del Tiranno 0.1, o Tyrant for Dummies che dir si voglia è molto chiaro in merito: quando non hai davvero un argomento urla al complotto internazionale.
Lo ha fatto Ben Ali (stranieri in genere).
Lo ha fatto Hosni Mubarak (stranieri, in particolare americani).
Lo ha fatto Moammar Gheddafi (tutti, anche i crociati e i sionisti).
Lo ha fatto Ali Abdullah Saleh (sionisti e americani).
Lo ha fatto Hamad bin Issa Al Khalifa (iraniani).
Ecco: ora ditemi chi fra questi NON è stato considerato un povero deficiente sull’orlo della morte politica.
Indovinato?
Se la risposta è no allora continuate a leggere:
(AGI) – Manama, 21 mar. – Il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, ha annunciato che e’ stato sventato un complotto straniero contro il piccolo Paese del Golfo. “Un complotto esterno e’ stato portato avanti per 20-30 anni finche’ il terreno non e’ stato pronto per i piani sovversivi”, ha denunciato il sovrano saudita in una chiara allusione all’Iran che avrebbe fomentato la maggioranza sciita. “Annuncio il fallimento di questo progetto”, ha aggiunto ringraziano le truppe dei Paesi confinanti giunte per contribuire a riportare l’ordine pubblico dopo le proteste di piazza e gli scontri delle ultime settimana. Domenica il Bahrein aveva espulso l’ambasciatore e l’incaricato d’affari iraniani (fonte).
Non siete convinti, lo so.
Una vocina impaurita, da dentro, vi dice: “ma stiamo parlando dell’influenza dell’Iran”.
E io vi rispondo che no, non è un motivo valido per stroncare una protesta come quella del 14 febbraio in Bahrain.
C’erano tutte le premesse positive, ho sognato per qualche giorno un paese democratico a maggioranza sciita, in cui l’appartenenza religiosa non significava (quasi) niente in termini di diritti e libertà.
Una lezione anche per lo stesso Iran.
E il sogno è svanito.
Comunque, fatevi un giro:
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- Bahrain: non è (solo) una rivolta sciita
- Paura saudita
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Anzi sarebbe stato destabilizzante per l’Iran più di un decennio di sanzioni.