Ieri scrivevo che al-Walid bin Talal, il disgustoso principe saudita, aveva offerto 4 miliardi di dollari al Governo egiziano affinché si facessero decadere le accuse contro Mubarak e la sua famiglia.

Oggi al-Masry al-Youm, riportando la notizia della visita del Ministro degli esteri saudita, Saud bin Faisal – della quale sappiamo soltanto che ha riguardato la “cooperazione fra i due paesi” e vari eventi globali e regionali – ci racconta che nelle settimane passate:

l’Arabia Saudita ha minacciato di ritirare i suoi investimenti in Egitto ed espellere i lavoratori egiziani in Arabia Saudita se il Consiglio Supremo delle Forze Armate avesse messo sotto processo Hosni Mubarak.

I sauditi hanno molto a che fare col vecchio dittatore. Si offrirono di ospitarlo, quando cadde. Ora lo difendono.

Come riporta Angry Arab, il giornalista di opposizione `Abdel Halim Qandil (vedi qui) scrive:

chi si era illuso che gli Egiziani potessero lanciare una rivoluzione democratica senza che ciò entrasse in collisione con gli interessi americani israeliani e dell’ufficialità araba, rappresentata dall’Arabia Saudita, dovrà ora scacciar via questa illusione.

Intanto a Mubarak spunta un coccolone.

Di seguito, gli piove addosso un arresto.

Lorenzo DeclichIn 30 secondial-walid bin talal,arabia saudita,egitto,hosni mubarak,israele,saud bin faysal bin abd al-aziz al saud,stati uniti
Ieri scrivevo che al-Walid bin Talal, il disgustoso principe saudita, aveva offerto 4 miliardi di dollari al Governo egiziano affinché si facessero decadere le accuse contro Mubarak e la sua famiglia. Oggi al-Masry al-Youm, riportando la notizia della visita del Ministro degli esteri saudita, Saud bin Faisal - della quale...