Niente di nuovo sul fronte Occidentale?
La situazione in Libia, dopo un’apparente accelerazione la settimana scorsa, sembra tornata piuttosto statica.
Ma esistono quattro fatti nuovi da non sottovalutare:
1) Pare che tra venerdì e sabato scorso vi siano state delle manifestazioni di opposizioni a Gheddafi nell’ovest, le infomrazioni a riguardo sono contraddittorie (e forse esagerate dalla propaganda) ma potrebbero essere state coinvolte più città.
2)La luna di miele tra CNT e popolo sta finendo, i problemi irrisolti nei territori liberati, la mancanza di ordine e legalità, i problemi della guerra ecc. ecc. iniziano a pesare, anche in Cireanica si sta creando un’opposizione al governo transitorio. Inoltre la dipendenza del CNT dagli stati del Golfo e dalla NATO infastidisce molti.
Se l’opposizione al CNT sarà rispettata quella libica sarà davvero una democrazia, se inizieranno ad accusarli di “fare il gioco di Gheddafi” o similia assisteremo solo alla sostituzione di un governo.
3) 120 soldati, tra cui ben 8 ufficiali superiori (5 dei quali generali di brigata) hanno disertato ieri, arrivando a Roma e “passando alla rivoluzione”.
Oggettivamente questo è un segnale di disfacimento del regime, uno di loro ha dichiarato che a Gheddafi restano fedeli solo una decina di generali e che l’efficenza dell’esercito è ridotta al 20% dell’ante guerra. Come abbia potuto fare questa comparazione, che puzza di propaganda, non è dato di sapere, però l’ufficialità sta effettivamente voltando le spalle al regime.
4) Nel frattanto continua l’offensiva di Gheddafi nei Gebel Nafusa, con un certo successo nella parte più orientale e con fallimenti in quella occidentale.
I ribelli occupano un’area vagamente a forma di salsiccia, che blocca la strada Nalut-Ghadames, inizialmente bloccava anche quella Gharian-Sabha, olte ai passi di Yefren e Jadu. Il regime vuole riconquistarli per poter disporre delle comode vie di rifornimento con il Niger e l’Algeria.
Questa la situazione il 25 maggio (fonte wiki)
Questa invece la situazione del 30:
Come si può notare la salsiccia ha perso dei pezzi, sopratutto sul margine orientale, la strada che passa da Gharyan, prima lambita dai combattimenti ed insicura, è ora nelle mani dei lealisti, mentre questi sono riusciti a penetrare in più punti le linee dei ribelli, contando anche su appoggi locali.
La parte ovest è solida, perché dalla Tunisia rientrano quotidianamente volontari, ma uno schieramento “a salsiccia”, una sorta di saliente lungo e stretto, è sempre rischioso perché gli attacchi possono avvenire in molti punti differenti, tagliando il fronte in due.
Se i Gebel Nafusa cadranno Gheddafi disporrà di uomini e rifornimenti per riprendere altre offensive, ma orami non ha più le risorse materiali e morali per mettere in seria difficoltà i suoi nemici, e può solo sperare di prolungare il conflitto fino ad una impossibile soluzione politica.
Distruggere e schiacciare i ribelli nei Gebel Nafusa servirebbe proprio a questo.
Anche in questo caso la guerra sta provocando un’emergenza umanitaria, molte donne rifugiate in Tunisia hanno cominciato ad ammettere che i lealisti le hanno ripetutatamente e brutalmente violentate.
https://in30secondi.altervista.org/2011/05/31/niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale-2/In 30 secondi
Qui si dice che la situazione potrebbe, aehm, evolvere …
http://www.nena-news.com/?p=10122
Effetivamente da un po’ di giorni si assiste ad un potenziamento delle capacità di sbarco e di intervento di terra della NATO, ma esse risultano ancora povere, probabilmente sarà una carta da giocarsi a fine giugno se tutte le altre avranno fallito.
In particolare la portaerei Bush, come ammiraglia della US-Navy, è un bel passo in avanti rispetto alla Enterprise.
( i cui reattori nucleari sono molto più pericolosi di quelli di Fukushima, mentre, contrariamente a quanto dice Nena-news, quelli della Bush sono di ultimissima generazione, ovvero pericolossissimi, ma in maniera diversa e minore).
Dubito però che questa decisione verrà presa a cuor leggero, la NATO è impegnata su troppi fronti Prevederei più che altro un intensificarsi degli aiuti ai ribelli, un maggior sbilanciamento (zitti zitti gli USA potrebbero aver aggiunto un po’ di armi a quelle consegnate al CNT dal Qatar), il coinvolgimento diretto degli elicotteri, e magari di qualche reparto di fanteria regolare araba (Giordania? EAU?) di dimensioni considerevoli (dal battaglione alla brigata), per fare un po’ di lavoro sporco senza destare troppo l’attenzione dei media.
Una guerra terrestre sarebbe un errore politico, diventerebbe subito impopolare, e alcune nazioni, come l’Italia, difficilmente potrebbero parteciparvi senza pesanti conseguenze sul governo.
Diverso il discorso del dopo guerra, per cui stanno già lavorando, magari preparandosi all’invio di qualche reparto di carabinieri (ed equivalenti), per formare l’esercito della nuova Libia, difendere gli interessi “occidentali” e consolidare il nuovo governo davanti a possibili colpi di coda dei gheddafiani.
Come puoi notare non ho nemmeno citato Zuma nel mio post, proprio perché ritengo che la diplomazia centri ben poco nell’evoluzione della situazione, ma potrei essere smentito.
Aggiornamento:
Nella giornata della visita di Franco “nullità” Frattini a Bengasi (assieme ad una delegazione, si noti, dell’ENI) Al Jazeera rilancia le immagini di 6 uomini, presumibilmente occidentali e con divise molto british, ripresi nei pressi di Misurata ieri o ier l’altro.
La NATO ovviamente smentisce la presenza sul terreno di truppe europee.
Il che non è garanzia di nulla.
Certo potrebbero essere delle SAS (o dei mercenari ex SAS assunti dal Qatar o dal CNT), che sono lì come osservatori e designatori per la RAF, oppure truppe speciali in avanscoperta.
Però la smentita NATO potrebbe anche essere onesta, il regno unito a fornito equipaggiamenti militari non letali (divise, giubbotti anti proiettili, radio, scarponi, ecc.) ai ribelli, e non tutti i libici, come nei clichè sull’arabo diffusi dalla Lega, hanno la pelle particolarmente scura.
Anzi a fine ottocento qualche circasso è arrivato fin lì, come in tutte le colonie turche, ed i circassi possono essere molto più biondi e pallidi degli inglesi.
Quindi non è possible basarci su un immagine sgranata per stabilire se quei sei sono britannici in missione o volontari ribelli.