E’ evidente che il “trasferimento per cure” di Ali Abdullah Saleh, di professione tiranno dello Yemen, in Arabia Saudita non è altro che una fuga “forzata” verso quel paese, un rifugio definitivo.

Almeno: io ne sono sicuro, potrei sbagliarmi.

L’Arabia Saudita aveva fatto un piano per risolvere la situazione ma Saleh non lo accettò.

Il piano prevedeva un accordo con chi adesso spara contro le truppe regolari a Sana’a: Ali Muhsin al-Ahmar (leggi un po’ qui).

Alcuni pensano che l’Arabia Saudita, ora, stia proteggendo Saleh e chiedono a Obama di spingere sui sauditi per “non far tornare Saleh in Yemen”.

Che ridere.

Saleh non tornerà, i sauditi lo “ospiteranno” fino a quando muore.

Ha negoziato l’impunità, credo. Potrei sbagliarmi.

Nessuno salverà lo Yemen dall’Arabia Saudita, sono tutti d’accordo.

Leggete questa:

Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito invitano il regime yemenita a rispettare il cessate il fuoco dichiarato con la mediazione dell’Arabia Saudita: e’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta firmata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, e dal premier spagnolo, Jose’ Luis Zapatero, e britannico, David Cameron. Lo Yemen, si legge nel documento, ha sofferto “molti mesi di agitazioni e violenza che hanno causato una considerevole sofferenza” e “grande distruzione”. Per questo i leader dei cinque Paesi invitano il regime al rispetto della “tregua stabilita grazie al re Abdullah” e fanno appello al popolo affinche trovi un percorso di riconciliazione “in uno spirito di dialogo e unita’ nazionale”, sulla base della proposta di mediazione del Consiglio di Cooperazione del Golfo, iniziativa che i 5 Paesi sostengono “pienamente” (fonte).

E tanti saluti ai giovani universitari che hanno promosso la rivolta.

Per loro ci sarà silenzio o mattanza.

 

 

Lorenzo DeclichIn 30 secondiali abd allah saleh,ali mohsen al-ahmar,arabia saudita,rivolta,sana'a,yemen
E' evidente che il 'trasferimento per cure' di Ali Abdullah Saleh, di professione tiranno dello Yemen, in Arabia Saudita non è altro che una fuga 'forzata' verso quel paese, un rifugio definitivo. Almeno: io ne sono sicuro, potrei sbagliarmi. L'Arabia Saudita aveva fatto un piano per risolvere la situazione ma Saleh...