Lo stato del Qatar, lo scrivevo qui, è uno stranissimo empty space, uno di quei non-luoghi del mondo contemporaneo dove vivono in pochissimi, ricchissimi individui.

J. dice che lì lo sport nazionale è andare la domenica col gippone a fare il classico barbecue all’americana.

Al posto delle sequoie i qatariti trovano dune, ma fa lo stesso.

Ripeto:

  1. Reddito pro-capite: 86.008 dollari (primi al mondo).
  2. Popolazione: 1.600.000 persone.

In virtù della sua ricchezza il Qatar non ha bisogno di democrazia e libertà di espressione. Ciò avviene anche grazie a particolari leggi sull’imprenditoria — dice J.: in Qatar qualsiasi attività economica deve avere un titolare qatarita.

I qatariti sono un popolo di prezzolati prestanome.

Il Qatar ospita la televisione più importante del mondo arabo, al-Jazeera, della quale maneggia i contenuti.

Ospiterà i mondiali di calcio.

Ospita ogni genere di fratello musulmano in via di riabilitazione internazionale (vedi al-Qaradawi o al-Salabi) e pronto per fare da guida spirituale a un qualche partito demoislamico ultra liberista.

E’ solidale con il cosiddetto Occidente, ad esempio in Libia.

Imprende in ogni dove e guadagna posizioni rispetto a tutti gli altri là dove, nel mondo arabo, ha avuto luogo con successo una rivolta.

Promuove il Mondo B dell’Islamercato, non è uno dei BRIC.

Non si pone più in antagonismo con l’Arabia Saudita, anzi: si configura sempre più come il prestanome degli interessi sauditi nel mondo, essendo i sauditi spesso impresentabili.

Oggi sappiamo anche che il Qatar è l’economia più in crescita di tutto il pianeta.

Dovremmo chiederci cos’è davvero il Qatar.

Lorenzo DeclichIslamercatoqatar
Lo stato del Qatar, lo scrivevo qui, è uno stranissimo empty space, uno di quei non-luoghi del mondo contemporaneo dove vivono in pochissimi, ricchissimi individui. J. dice che lì lo sport nazionale è andare la domenica col gippone a fare il classico barbecue all'americana. Al posto delle sequoie i qatariti trovano...