Midan al-Tahrir è di nuovo in fiamme.

Tahrir Square, 20 November 2011 from arabist on Vimeo via ShotOfWhisky.

Questa volta le richieste del 25 gennaio  sono superate (sebbene non soddisfatte, cliccate sul link).

Al centro delle proteste di sono i militari e i loro “principi sovracostituzionali”.

Di diverso, rispetto al 25 gennaio, c’è anche che i militari non vengono più ritenuti dalla piazza i garanti della fase di transizione.

Siamo di fronte a un nuovo piano di scontro, probabilmente molto più profondo.

Non a caso qualche giorno fa è riapparso Omar Suleiman, il Vicepresidente di Hosni Mubarak, per “deplorare” l’iniziativa di piazza.

Ulteriore elemento di diversità: nella protesta sono coinvolti dall’inizio Fratelli Musulmani e gruppi salafiti.

Le prossime ore sono cruciali per il futuro dell’Egitto.

Le immagini che seguono sono molto forti ma non le più forti.

Qui trovate un’intervista a Gennaro Gervasio, testimone oculare.

 

Lorenzo DeclichIn fiammeegitto,omar suleiman,piazza tahrir,rivolta
Midan al-Tahrir è di nuovo in fiamme. Tahrir Square, 20 November 2011 from arabist on Vimeo via ShotOfWhisky. Questa volta le richieste del 25 gennaio  sono superate (sebbene non soddisfatte, cliccate sul link). Al centro delle proteste di sono i militari e i loro 'principi sovracostituzionali'. Di diverso, rispetto al 25 gennaio, c'è...