Sembra che sulla frontiera fra Siria e Giordania, e in special modo nella base di al-Mafraq, a dieci cilometri dalla frontiera, vi siano da qualche giorno arrivi di truppe americane-NATO (nell’ordine delle centinaia di individui). In parte si tratterebbe di truppe di ritorno dall’Iraq. Boiling Frogs, il sito del giornalista Sibel Edmonds, riporta la notizia avvalendosi di diverse fonti e sottolineando che la cosa non viene presa in considerazione dal giornalismo mainstream.

Secondo un giornale giordano re Abdallah qualche giorno fa aveva rifiutato “recisamente” l’istallazione di una base per le intercettazioni delle trasmissioni militari siriane e per comunicare con gli “alti ranghi” dell’esercito siriano al fine di sobillarli contro al-Asad. La base doveva essere installata proprio in prossimità della frontiera. La notizia è del 7 dicembre e la richiesta proveniva a un fantomatico “responsabile” occidentale.

Ufficialmente la Giordania pur deplorando la politica di al-Asad cerca di rimanere neutrale nella vicenda siriana e si è rifiutata di creare una “zona cuscinetto” per accogliere i siriani in fuga.

James Corbett di Corbettreport.com ha intevistato in merito un giornalista siriano, Nizar Nayouf, ora residente a Londra, che cita diverse fonti.

Ecco il video:

Lorenzo DeclichIn 30 secondiboiling frogs,giordania,James Corbett,nato,Nizar Nayouf,rivolta,sibel edmonds,siria
Sembra che sulla frontiera fra Siria e Giordania, e in special modo nella base di al-Mafraq, a dieci cilometri dalla frontiera, vi siano da qualche giorno arrivi di truppe americane-NATO (nell'ordine delle centinaia di individui). In parte si tratterebbe di truppe di ritorno dall'Iraq. Boiling Frogs, il sito del...