Il 14 dicembre si è chiusa una conferenza, a Washington. Hillary Clinton si è incontrata con i membri della Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC), l’organizzazione con sede a Gedda e rappresentata all’ONU che raggruppa 56 paesi musulmani e ha come obbiettivo la “salvaguardia degli interessi e lo sviluppo delle popolazioni musulmane nel mondo” (ma di fatto agisce –come ho scritto altrove– come una vera e propria lobby economica, politica e culturale).

La conferenza intendeva concentrarsi su “misure per combattere la intolleranza religiosa, gli stereotipi negativi e le stigmatizzazioni” ma nessuno ha potuto sapere più di questo perché l’evento era a porte chiuse. E questo ha provocato la protesta di un’organizzazione di musulmani americani, la American Islamic Leadership Coalition (sulla cui natura poco so, sinceramente, ma in questo caso poco mi interessa)  che in un comunicato ha censurato l’operato della loro Ministra degli esteri, affermando che ha “fornito una piattaforma” all’OIC “per sopprimere la libertà di pensiero, di espressione e di coscienza. Infatti:

Questa conferenza è stata tenuta con l’intenzione di combattere l’intolleranza religiosa, gli stereotipi negati e le stigmatizzazioni ma, nei fatti, va nella direzione opposta.

Ovviamente la conferenza ha attirato le critiche di tutti gli islamofobi del pianeta, che gridano allo scandalo. Ma qui occorre mettere da parte lo spirito di polemica e/o contrapposizione con quei loschi figuri per non farsi sfuggire il dettaglio: anche in questa conferenza — al di là del fatto che non sappiamo nello specifico di cosa abbia trattato — come nel caso del Forum ONU dell’Alleanza delle Civiltà, la parola “democrazia” non compare.

Il dettaglio non è secondario in un contesto in cui i più importanti sponsor dell’OIC non sono democratici. In quel contesto “combattere l’islamofobia” significa “servire gli interessi” di quegli sponsor che, occorre ricordarlo, promuovono la loro particolare visione dell’islam, una visione retrograda e antidemocratica.

La “retorica della persecuzione” (vedi qui), in assenza di democrazia, è uno strumento in mano ai potenti e non fa che aiutare questi a raggiungere i propri obbiettivi.

 

 

Lorenzo DeclichIn assenza di democraziaIslamercatoislam,oic,organizzazione della conferenza islamica,stati uniti
Il 14 dicembre si è chiusa una conferenza, a Washington. Hillary Clinton si è incontrata con i membri della Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC), l'organizzazione con sede a Gedda e rappresentata all'ONU che raggruppa 56 paesi musulmani e ha come obbiettivo la 'salvaguardia degli interessi e lo sviluppo delle...