L’immagine che vede in copertina non è tratta da un quadro o da una stoffa. E’ l’immagine dall’alto di alcuni campi arati che si trovano nel deserto saudita, nel nord del paese.


Visualizzazione ingrandita della mappa

La NASA ha fotografato meglio l’area, denominata al-Basayta, e la coltura risulta all’oggi più estesa di quanto appaia nelle mappe di Google.

Ecco la scheda della NASA:

A terra uno di questi campi tondi appare così:

Siamo nel mezzo di uno dei deserti più secchi del pianeta. Ci coltivano grano e prodotti ortofrutticoli.

Secondo il “caption” della NASA collegato a questa immagine questi campi sono il frutto di una ricerca sponsorizzata dal governo saudita e finanziata con i proventi del petrolio.

I campi sono irrigati con acqua “geologica”, pompata da giacimenti sotterranei non rinnovabili. Viene distribuita in senso circolare a partire dal “pozzo”, ed è per questo che si ottengono campi perfettamente tondi. La tecnica è nota come “center-pivot agriculture” (qui trovate un articolo scientifico sull’acqua in quest’area e sullo sviluppo agricolo relativo).

In questo caso i campi hanno un diametro di circa un chilometro.

Nelle immagini sopra potete notare differenze colorazioni: i cerchi più verdi sono campi attivi, gli altri sono in semina o abbandonati.

Immagino che anche voi capiate, contando i cerchi verdi e quelli marroni, che questo modo di fare agricoltura non ha un gran futuro. Visto anche lo sforzo di far fiorire il deserto usando i soldi del petrolio direi che possiamo soffermarci unicamente su quanto sia suggestivo tutto questo.

E’ un po’ come guardare dall’alto l’isola a forma di palma di Dubai.

 

 

Lorenzo DeclichLa grande sete
L'immagine che vede in copertina non è tratta da un quadro o da una stoffa. E' l'immagine dall'alto di alcuni campi arati che si trovano nel deserto saudita, nel nord del paese. Visualizzazione ingrandita della mappa La NASA ha fotografato meglio l'area, denominata al-Basayta, e la coltura risulta all'oggi più estesa...