Concentràti sull’escalation del conflitto e sul processo, sempre più preoccupante, di radicalizzazione in atto, ci siamo dimenticati di come è nata la protesta in Siria e, soprattutto, di chi l’ha fatta nascere e portata avanti: una nascente società civile la cui cifra è la nonviolenza (e non stiamo a sofisticare, vabbene? Per “società civile” intendiamo qui quel complesso di associazioni e organizzazioni non governative del quale si innerva una società civile e democratica).

Gli attivisti del Movimento Nonviolento Siriano, hanno disegnato a questo proposito una mappa concettuale della “sollevazione non violenta in Siria” (cliccateci sopra per raggiungere la pagina).

“Questa mappa contiene la gran parte delle attività e iniziative civili all’interno della sollevazione siriana che siamo in grado di documentare”, scrivono.

Non parliamo, dunque, di Consigli Nazionali all’estero, di partiti politici più o meno islamisti, più o meno di sinistra più o meno storici.

Non parliamo di estremisti violenti, di agenti del caos.

Parliamo di associazioni e organizzazioni che stanno dentro la Siria e che sono nate e cresciute nonostante l’indifferenza e/o l’ostilità dei più.

Il complesso dell””attivismo sociale” viene suddiviso in “iniziative civili, comitati della società civile e attivismo nonviolento”.

Sarà una sorpresa, per alcuni, scoprire che in Siria, oggi, sotto le bombe, ci sono 127 comitati locali e 183 coordinamenti.

Che sono in piedi 57 fra giornali e riviste, 19 radio, 20 agenzie di informazione.

Una vera e propria esplosione di democrazia se consideriamo che tra agenzie, giornali, radio e televisioni, nella Siria di Asad non arrivavamo a usare le dita delle mani.

La Siria, sotto le bombe, è decine di volte più rappresentata della Siria sotto il tacco del dittatore.

La Siria, miracolosamente, ha una società. Una società che, nonostante tutto – è quando dico “tutto” parlo di quasi 100.000 morti, 6.5 milioni di sfollati, 2 milioni di rifugiati, 30.000 prigionieri politici – si organizza in qualcosa di democratico, vivo, pulsante.

Tenete a mente questa mappa, miei cari operatori dell’informazione, quando scrivete sulla Siria.

Consultatela, troverete lame di luce nel buio della guerra.

Almeno questo, ai siriani, lo dovete.

 

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Ecco un elenco dei titoli inseriti dagli attivisti nella mappa:

Iniziative civili

  • Media
    • Giornali e riviste
    • Radio
    • Media visuali
    • Agenzie di news
    • Traduzioni
    • Citizen journalism
    • Arte
    • Canzoni
    • Dipinti e disegni
    • Gallerie d’arte
    • Teatro
    • Arte visuale
  • Medicina
    • Informazione medica
    • Ospedali da campo
  • Tecnologia
    • Diffusione via satellite
    • Sicurezza internet
  • Infanzia
    • Educazione
    • Giornali e riviste di bambini
    • Supporto psicologico
  • Blogging
    • Blog personali
    • Blog collettivi

Comitati della società civile

  • Coordinamenti
  • Coordinamento degli studenti di Suwayda
  • Gruppi
  • Diritti umani
  • Consigli locali

Attivismo nonviolento

  • Dimostrazioni
  • Attività simboliche
  • Disobbedienza civile
  • Campagne di pressione
  • Opuscoli online e cartacei
  • Campagne di sensibilizzazione

 

 

 

 

 

Lorenzo Declichsyrianaislametro,Prequel
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