Qualche giorno fa scrivevo questa cosa:

Fra qualche giorno questo blog si autodistruggerà.

Finisce l’esperienza di “Tutto in 30 secondi”.

Perché era un’esperienza, non un progetto.

Autoaffidatomi.

E le esperienze finiscono, fortunatamente.

Questa è durata 2 anni.

La stanchezza monta, i desiderata insoddisfatti aumentano, e senza il soldo (ho fatto 54 euro in 6 mesi con la pubblicità) non si va avanti.

Di progetti ce ne sarebbero, ma di soldi non se ne vedono, e l’ardore (o se preferite l’ossessione), a un certo punto, logora.

Con altri blogger abbiamo fatto Islametro, che è un buon esperimento.

Mabruk.

Be’, uno o due cose stanno cambiando (non ne parlo perché non sono ancora andate in porto), quindi per ora ho deciso di abbandonare i propositi distruttivi.

E di passare a una valutazione del secondo anno di blogging.

Allora: vi sono state alcune cose belle, fra cui il fatto di essere stati contattati da altervista.org: piaceva loro l’idea che migrassimo  presso di loro, la qual cosa è avvenuta anche perché altervista permette l’uso di strumenti che wordpress.com  non permette.

Il giorno della migrazione da wordpress ad altervista ho ricevuto un attacco informatico da parte di sconosciuti (un DoS attack), che hanno tenuto il blog in blackout per un giorno o due.

Che si simpaticoni.

Forse ho ricevuto un altro attacco, in agosto: in un sol giorno sono passato da una media di 3000 click a un picco di 25.000. E non avevo scritto nulla.

Comunque: quelli di altervista mi hanno intervistato per raccontare di  Islametro.

Quelli di Avoicomunicare mi hanno intervistato per Tutto in 30 secondi.

I contatti di quest’ultimo, dice il contatore di altervista, sono cresciuti un bel po’.

A settembre i click mensili erano più di centomila e gli utenti unici sono circa sei volte di meno, il che significa che ogni utente clicca in media sei volte all’interno del blog.

Poi Altervista ha candidato Tutto in 30 secondi, Islametro e Valerio (i miei conlimenti ufficiali) per i Macchia Nera Blog awards.

Tutto in 30 secondi è passato alle fasi finali, nella categoria “blog a sfondo sociale”.

Ecco qui la classifica 2011 per la categoria in cui eravamo inseriti

 

Miglior sito o blog a sfondo sociale Voti %
Avoicomunicare 2881 15%
L’isola dei cassintegrati 2865 15%
Informatici Senza Frontiere 2266 12%
il potatore 2223 12%
Io Ricordo Genova 2111 11%
Tutto in 30 secondi 1803 10%
22 passi d’amore e dintorni 1237 7%
Figli del Vento 1191 6%
Movimento dei Senza Voce 1139 6%
Amami! 1063 6%
TOT. 18779

 

Una bella soddisfazione, anche se ancora mi chiedo perché proprio “blog a sfondo sociale”.

1803 voti. Grazie a ognuno. Io ho votato, quindi facciamo “grazie 1802” volte.

Deludente invece la “raccolta pubblicitaria”.

In 8 mesi 30 euro.

Ho deciso di toglierla.

In agosto poi ho ricevuto una minaccia di querela da parte di un rappresentante di Halal Italia che mi intimava di cancellare un post in cui li citavo, e che Mizam commentava col solito sarcasmo.

Questo rappresentante diceva che Mizam era islamofobo, mentre è musulmano. Quanto al post conteneva effettivamente degli errori, li ho corretti ma non è bastato e alla fine ho cancellato il post perché Don Chisciotte va bene ma Tafazzi no: a mani nude contro il mondo dell’islamercato si perde.

Un’ultima cosa. Di qualcosa rimango stanco, il monitoraggio di nazileghisti, controjihadisti, islamofobi, ignorantoni, tromboni.

Il fatto è che dicono sempre le stesse cose, come stupidi automi, e la ripetizione, se giova agli indottrinandi, distrugge i critici.

Bene, come dicono a Bologna: “altro”.