Fra le invettive lanciate attorno alla questione dell’ora di religione islamica spicca quella di Vittorio Messori che, sul Corriere di ieri, esce con un articolo dal titolo: L’idea (disastrosa) dell’ora di Islam e il rischio della scuola coranica.

L’articolo parte colto. Nel senso che cita Voltaire e Rousseau per criticare la smania di istituire “ore di qualcosa” quando c’è un problema.

Noi italiani che, dice Messori, siamo un po’ da libro Cuore, questa smania la edulcoriamo… e fin qui, direi, c’è poco da dire, nel senso che secondo me quello menzionato non è il problema ma se vuoi esprimere questa opinione fai pure. Viviamo in libertà.

I problemi – ovviamente – arrivano quando si parla di islam perché lì il colto Messori inizia ad accorciare il passo, fino ad arrivare al caricaturale, al luogo comune, e infine scivolare nell’invettiva pura.

Seguiamo passo per passo la caduta:

  1. Messori pensa che “l’Occidente per l’islamismo si rivelerà una trappola mortale”.
  2. Dice che “I nostri valori e, più ancora, i nostri vizi, corroderanno e, alla fine, faranno implodere” l’islam.
  3. Infatti l’islam è “una fede il cui Testo fondante non è per nulla in grado di affrontare la critica cui sono state sottoposte le Scritture ebraico-cristiane”.
  4. L’islam è “una fede che, in 1400 anni, non è mai riuscita ad uscire durevolmente dalle zone attorno ai tropici, essendo una Legge nata per remote organizzazioni tribali”.
  5. Ma ecco che arriva il Maroni style: “una fede che, priva di clero e di un’organizzazione unitaria, impossibilitata a interpretare il Corano — da applicare sempre e solo alla lettera — è incapace di affrontare le sfide della modernità e deve rinserrarsi dietro le sue mura, tentando di esorcizzare la paura con l’aggressività.”
  6. Morale della favola: “panini al prosciutto, vini e liquori, minigonne e bikini, promiscuità sessuale, pornografia, aborti liberi e gratuiti, «orgogli» omosessuali, persino la convivenza con cani e gatti, esseri impuri, e tutto ciò di cui è fatto il nostro mondo — nel bene e nel male — farà sì che chi si credeva conquistatore si ritroverà conquistato”.

Allora, punto per punto.

  1. Secondo Messori siamo in guerra contro l’islam e alla fine vinceremo. Questo concetto non è scontato, Messori. Io non sono d’accordo con te. Tu invece sembri essere d’accordo con Bin Laden, George W. Bush e compagnia.
  2. l’implosione di cui parla Messori è già avvenuta, da molto tempo. Il fondamentalismo è uno dei frutti di quell’implosione. Essa, a differenza di quel che pensa Messori, non ha generato un dissolvimento ma un mutamento, una trasfigurazione. Islam globalizzato, Oliver Roy. Non è neanche tanto nuova come teoria.  In ogni caso per vedere come si fa a godere di tutti i vizi dell’Occidente in un paese islamico basta vedere dove e come vivono un buon numero di principi sauditi.
  3. cosa c’entra il  “testo fondante” adesso? Fra l’altro il corano, per i musulmani, non ha lo stesso valore del vangelo per i cristiani etc. Infatti ha un altro uso. E’ un oggetto diverso (e comunque sulla critica storica al corano e in generale al discorso religioso si veda tutta l’opera di Nasr Abu Zayd. Tedioso ma interessante)
  4. E arriviamo al razzismo puro e alle bugie. La prima frase, quella riguardante i tropici, è semplicemente falsa. La seconda, quella riguardante la Legge è razzista nei confronti di dignitosissime organizzazioni tribali, seppur remote, che hanno il diritto e forse l’orgoglio di darsi le leggi che più gli garbano. Inoltre quella Legge con la maiuscola è uno dei pilastri su cui si è strutturata e articolata una civiltà colta e raffinata come quella islamica che Messori, evidentemente non conosce neanche di striscio.
  5. Ne desumiamo che l’Occidente è forte perché dotato di clero. Grandioso. Messori ignora che sta parlando per grosse approssimazioni. Sono talmente grosse che inficiano completamente il suo ragionamento. Con una approssimazione molto minore: una buona parte di musulmani, gli sciiti, hanno quello che sommariamente potremmo assimilare a un clero. Quasi tutti gli altri hanno delle scuole di pensiero. Queste scuole sono 4, sono pluricentenarie, hanno le loro autorità e la loro autorevolezza. Centinaia di milioni di persone seguono le tradizioni di queste scuole. Non è che uno si alza la mattina, dice la sua scemenza tipo “Dio è giallorosso” e gli altri fanno “ok, potresti avere ragione”… Certo ci sono i wahhabiti, ma su questo mi allungherei troppo.
  6. Conferma: Messori pensa che i musulmani siano conquistatori.

Uf… che fatica Messori! La prossima volta fatti furbo: rimani su Rousseau, Voltaire e De Amicis che su quelli andavi forte.

p.s. C’è una seconda puntata perché ho già di gran lunga superato i 30 secondi x post che mi sono autoconcesso.

Lorenzo DeclichLe destre e l'islamScomposte invettivefarefuturo,islam,italia,italianieuropei,ora di religione,vittorio messori
Fra le invettive lanciate attorno alla questione dell'ora di religione islamica spicca quella di Vittorio Messori che, sul Corriere di ieri, esce con un articolo dal titolo: L’idea (disastrosa) dell’ora di Islam e il rischio della scuola coranica. L'articolo parte colto. Nel senso che cita Voltaire e Rousseau per criticare...