C’è un evento che capita più o meno ogni anno e che riunisce nello stesso luogo una massa di persone senza pari (intorno ai 3 milioni): il pellegrinaggio alla Mecca.

Senza dilungarsi in spiegazioni  – che trovate tranquillamente su wikipedia – segnalo che il livello di promiscuità durante il hajj è altissimo e che quindi si rischia un’ondata assolutamente inconsueta di infezioni da influenza A.

E teniamo conto che molti pellegrini sono vecchi e malati: visto che nell’islam il pellegrinaggio è uno dei pilastri della fede e lo si prescrive almeno una volta nella vita, chi è in fin di vita cerca di eseguirlo se non lo ha ancora fatto.

Le autorità saudite, per quanto ne so, hanno assunto i seguenti blandissimi atteggiamenti:

  1. consigliano a vecchi e donne gravide di non compiere il pellegrinaggio
  2. dicono che comunque non rimanderanno a casa nessuno nei giorni del pellegrinaggio
  3. chiedono agli altri paesi di avere una politica riguardo a chi spedire alla Mecca e chi no

Qui c’è una lista di precauzioni prese da alcuni paesi: si rischia il flop.

Probabilmente a causa di questa situazione, e probabilmente a causa di interessi economici inconfessabili, qualcuno in Arabia Saudita ha gridato al complotto.

L’influenza A non esiste, ha detto Saleh bin Muhammad al-Luhaydan, Presidente del Supremo Consiglio Giudiziario saudita.

Davvero responsabili questi sauditi. Sono davvero adatti a ricoprire il ruolo dei custodi dei luoghi santi.

Lorenzo DeclichIslamercatoarabia saudita,custodi dei luoghi santi,hajj,influenza a,saleh bin muhammad al-luhaydan
C'è un evento che capita più o meno ogni anno e che riunisce nello stesso luogo una massa di persone senza pari (intorno ai 3 milioni): il pellegrinaggio alla Mecca. Senza dilungarsi in spiegazioni  - che trovate tranquillamente su wikipedia - segnalo che il livello di promiscuità durante il hajj...