Ho trovato la fonte su cui Ruggero Guarini ha lanciato il suo mosciume di cui ho scritto ieri.

E’ un articolo di Giulio Meotti apparso sul Foglio il 28 novembre 2008. Un pezzo documentato e in alcuni passi acuto sul quale non ho niente da dire se non che:

  1. l’autore poteva evitare di montare una pretestuosa polemica sul fatto che per “alcuni” Lévi-Strauss era un “relativista ante-litteram”. Infatti nell’articolo di Repubblica che Meotti cita, questa intenzione non c’è (Mario Niola, 4 maggio 2008, L’esploratore dell’Altro che è in ciascuno di noi);
  2. Lévi-Strauss era dichiaratamente un uomo di destra, non c’era bisogno di “arrogarselo” con tale vigore.

Io penso che Lévi-Strauss fosse un antropologo, non uno storico dell’islam, del buddismo o del cristianesimo. In questi campi mi sembra che ragionasse esattamente come un uomo di destra del suo tempo.

Come un Arnold J. Toynbee, ad esempio. O un Bernard Lewis.

Quanto all’evento che ho appena tracciato, cioé il deterioramento di un’argomentazione attraverso il taglia-incolla più o meno indiscriminato, c’è qualcosa da dire: in Guarini l’ansia dell’invettiva contro i sostenitori di Eurabia in salsa maomettana, che è parte importante ma non predominante nel pezzo di Meotti (lui si scaglia contro i “relativisti”), ha prevalso sulla cura del ragionamento a tal punto che quest’ultimo scompare quasi del tutto.

Lorenzo DeclichLe destre e l'islamScomposte invettivebuddismo,claude lévi-strauss,conflitto di civiltà,cristianesimo,giulio meotti,islam,meme,memetica,ruggero guarini,toynbee
Ho trovato la fonte su cui Ruggero Guarini ha lanciato il suo mosciume di cui ho scritto ieri. E' un articolo di Giulio Meotti apparso sul Foglio il 28 novembre 2008. Un pezzo documentato e in alcuni passi acuto sul quale non ho niente da dire se non che: l'autore poteva...