Come volevasi.

Il direttore di Halal Correct, l’istituto di Leida che fornisce i certificati halal per conto del Ministero dell’agricoltura olandese denuncia che: “Il grosso del mercato halal in Europa è in mano a dei banditi” (fonte).

Secondo il funzionario, che si chiama Ben Ali -Salah, a enormi partite di carne vengono messi i bollini di certificazione senza reali controlli.

Ad esempio il mese scorso l’autorità del Ministero dell’agricoltura olandese preposta ai controlli sugli alimenti (la Algemene Inspectiedienst, AID) ha scoperto che un megamacellaio di Breda, la  Fasen Meat Trading, immetteva camionate di carne non halal sul mercato francese spacciandola come tale.

E’ la solita storia. Il mercato è in crescita e sempre di più individui senza scrupoli approfittano della situazione taroccando il prodotto.

Ma forse c’è di più, perché chi controlla non sempre agisce per il bene comune.

Tornando a fare un po’ di web crawling riguardo World halal forum di metà novembre ho trovato questo interessante pezzo di Micaela Cappellini che riporto qui in parte:

Nella prima giornata del Word Halal Forum 2009 Di Kuala Lumpur, la più importante fiera del cibo che rispetta i dettami dell’Islam, erano in due sale diverse ma parlavano la pubblico contemporaneamente. Da una parte il Ceo della società di logistica olandese LBB international. Dall’altra il direttore esecutivo dell’associazione Halal Europa Della Bosnia Erzegovina. Rivali su un unico obbiettivo: diventare il fulcro logistico in Europa del crescente business dei prodotti halal. Un mercato che oggi vale già 67 miliardi di dollari l’anno, ma che con il tasso di crescita della popolazione araba nel Vecchio continente, e le sue note percentuali di natalità, è destinato a valere presto molto di più (fonte).

Bosnia-Erzegovina: Halal Europa. Olanda: LBB international.

Una delle delle tante guerre commerciali di questo nostro meraviglioso mondo globalizzato gestito dalle multinazionali.

Per la cronaca:

  1. la LBB international è una società che opera nel campo della logistica e si posiziona su certi mercati di nicchia come la “logistica sostenibile” e, appunto, la “logistica halal“. La società aderisce alla IHI alliance (International Halal Integrity Alliance) che dà certificati e accrediti. La quale a sua volta è partner della ICCI (Islamic Chamber of Commerce and Industry), che è un’emanazione della Organizzazione della Conferenza Islamica con sede a Jedda (quella del “messaggio di Amman“).
  2. Anche in Bosnia ci si attrezza. Lo scorso 5 maggio, a margine del World halal forum, Faruk Širbegović, CEO del Širbegović Group, ha firmato un accordo per il primo “Halal park” d’Europa con la HDC Malaysia che, lo voglio ricordare, è sponsor del forum stesso. Al forum era presente: “a delegation consisting of several Bosnian businessmen, representatives of foreign chambers and the Agency for halal certification from Tuzla”

C’è del marcio?

Di marcio, con ogni probabilità, c’è o ci sarà la carne stessa.

Ripeto: meglio il macellaio sotto casa.

Lorenzo DeclichIslamercatobosnia,europa,halal,icci,ihi alliance,islam,lbb international,malesia,olanda,organizzazione della conferenza islamica
Come volevasi. Il direttore di Halal Correct, l'istituto di Leida che fornisce i certificati halal per conto del Ministero dell'agricoltura olandese denuncia che: 'Il grosso del mercato halal in Europa è in mano a dei banditi' (fonte). Secondo il funzionario, che si chiama Ben Ali -Salah, a enormi partite di carne...