Favole clandestine
Questa è la prima ed ultima volta che lo faccio, giuro.
Riporto l’impennarsi dei contatti al mio blog in seguito ai miei pezzi su Sartori (qui, qui e qui).
Bello vero? A voi il giudizio di merito.
A mio modo di vedere la cosa è semplice: la polemica paga.
Ovviamente mi sottrarrò a questo gioco: i miei obiettivi sono altri.
A meno che, ovviamente, non ce ne sia bisogno.
Intanto “Il clandestino” mi fa un bel cappotto. Mette le virgolette su affermazioni che non ho mai fatto.
Secondo la rubrica “bloggando” io avrei invitato Sartori a:
riservarsi la possibilità di letture non soltanto religiose della realtà e, per i musulmani, della propria identità per evitare di generare un cortocircuito che ruota attorno all’illusione di identità monodimensionali
Chi trova anche solo uno spezzone di questa frase nel mio blog faccia un fischio.
E chi capisce il senso della frase me lo spieghi, perfavore.
“Il clandestino” è pieno di creativi.
https://in30secondi.altervista.org/2010/01/07/favole-clandestine/Numeri e favolegiovanni sartori,il clandestino,islam,statistiche
Be’, dai, la frase non mi sembra così incomprensibile.
Comunque probabilmente viene da qui, una delle tante risposte della rete a Sartori:
http://www.secondegenerazioni.it/forum/viewtopic.php?f=5&t=2731&p=18613#p18585
Ciao, è sempre un blog di ottimo livello; spero solo che le variazioni grafiche siano terminate.
Dovrebbero ;-) Ho trovato pace
Quelle parole sono le mie ;-)
Mi sembrano chiare, oppure non lo erano?
saluti
Diciamo che fuori contesto mi suonano un po’ oscure :-)
Ti riporto quanto scritto da Il Clandestino: