Ci vediamo a Ferrara
Sappiamo chi Franco Zerlenga non è.
Zerlenga non è un professore di storia dell’islam alla New York University.
Zerlenga non è nemmeno newyorkese, o perlomeno è un newyorkese che riesce a scrivere una frase sgrammaticata come questa:
“scholar, good friend of Israel, i’am supporting the netaneyou governament” (fonte)
Il personaggio è così poco credibile che c’è chi, come Andrea e Mauro Gilli, ha messo in dubbio la sua stessa esistenza (fonte).
Fino ad ora ignoravo questa “firma”.
Sono un ingenuotto e, d’altra parte, non mi piace leggere “Il Foglio”, mi fa passare l’appetito.
Senonché sono successe due cose:
- Andrea di On lyon mi ha chiesto se conoscevo Zerlenga;
- ho letto l’ultimo pezzo della striscia “That’s it” (su Camillo) in cui Christian Rocca “lo intervista” sul caso Sartori.
Si tratta di un “meta-articolo” tramite cui qualcuno che ci tiene a farci sapere di essere un amante della buona tavola, veicola concetti e opinioni altrimenti impresentabili.
E dà qualche consiglio a Sartori.
Vi invito a leggere questo capolavoro: vero fango.
Franco Zerlenga è un maestro della cospirazione. E anche uno che fa le cose di pancia.
https://in30secondi.altervista.org/2010/01/12/ci-vediamo-a-ferrara/Le destre e l'islamScomposte invettivechristian rocca,franco zerlenga,giovanni sartori,il foglio,islam,new york
Son capitato un paio di volte sul blog di Christian Rocca, seguendo le strisce filamentose degli islamofobi della rete, e la prima reazione fu un senso di repulsione, come quando si calpesta una c…. per strada. Il giochetto di dire che l’Islam non è una religione, ma un “qualcos’altro” (lasciando intendere: “un’associazione a delinquere”) è il primo passo verso la messa al bando della fede Islamica. Prima proibiscono i minareti, poi arrivano a fermare la costruzione di ogni nuova moschea, poi come dice Geert Wilders proibiranno il Corano perchè “uguale al Mein Kampf”, e alla fine dichiararsi pubblicamente musulmani sarà come dichiararsi membri di qualche cosca mafiosa. Tutto in nome dei “tolleranti principi e valori” dell’Occidente “giudaico-cristiano”. Ricordo che sul NY Sun un neocon statunitense qualche anno fa scrisse un articolo, intitolato “The Eurabia Myth” se ricordo bene, dove profetizzava sbarchi di battaglioni di Marines nelle coste italiane per mettere in salvo i musulmani dai nuovi campi di concentramento europei.
Caro Lorenzo, quello che linki tu non è il solo articolo di Christian Rocca in cui intervista Zerlenga (usando le stesse figure di stile).
Sissì, un buon numero di “zerlengate” lo trovate andando sul blog che ho citato e digitando “That’s it” fra virgolette nella maschera di ricerca ;-)
Era difficile dire più cazzate di Sartori ma questo Zerlenga ci è brillantemente riuscito.