Per chi non lo sapesse
Guardate il mio reader:
La stessa notizia 21 volte.
Mi chiedo: c’è qualcuno al mondo che NON è stato raggiunto da questa notizia?
Unico rilievo. La parola jihad è maschile.
Unica nota. Tecnicamente questi `ulama’ pongono la questione di un jihad difensivo.
Per la cronaca: gli `ulama’ – sapienti, dotti dell’islam – sono tradizionalmente dei funzionari statali. Una classe di persone che lo Stato, in un modo o nell’altro, pone in essere per gestire e controllare le faccende religiose.
C’è contiguità fra Stato e `ulama’.
Detto questo lo Yemen ha le sue specificità. Ecco un articolo nel Times online che trovo documentato.
https://in30secondi.altervista.org/2010/01/15/per-chi-non-lo-sapesse/Per la precisione
Infatti è una non notizia. sarebbe come dire che se i cinesi decidessero di mandare delle truppe in Europa per difendere le loro chinatown, la NATO “stranamente” dovrebbe prendere le armi e prepararsi a difendersi.
(è un’ipotesi assurda, lo so, ma, come ha capito pure Obama, anche quella di un interveno USA in Yemen lo è).
D
Perché “jihad” è maschile?
La parola araba è maschile. Esempio: “board” lo traduciamo con “tavola” ma il termine inglese è maschile. Non a caso diciamo “lo snowboard” e non “la snowboard”. Il fatto è che quando scriviamo “jihad” pensiamo alla sua traduzione italiana “guerra santa” (una traduzione peraltro approssimativa) e quindi ci viene spontaneo pensare che il termine sia femminile.
Lore’, mi sa che non hai beccato un paragone efficace, sai? “Board” in origine è neutro, non maschile, mentre mi pare di capire da quel che dici che “jihad” sia di genere maschile in arabo. Per la storia dello snowboard, trovo più facile che si tratti al maschile per similitudine con molti aggeggi analoghi, tipo gli sci, il surf, i pattini, lo skateboard. Anche se parliamo di “board of directors” lo trattiamo al maschile, essendo un “consiglio”. Così, tanto per esordire sul tuo blog e romperti le scatole :-)
Scherzi a parte, leggo a ritroso e mi ci faccio una qultura. Del mondo islamico so vergognosamente poco
Ouch, l’anglista :-)
Spero comunque che si sia capito il concetto…
Un bizzarro atteggiamento mentale, quello degli statunitensi e dei sub-statunitensi (ormai considero gli italiani come “sub-statunitensi”, tanto la nostra società è stata impregnata dalla “cultura” anglosassone).
Ora pretendono di andare a fare la guerra, cioè di aggredire militarmente altre nazioni, ma reagiscono con smarrimento e orrore quando le popolazioni di quei paesi cercano di resistere all’invasione e occupazione militare. Sintomo questo di una gravissima infantilizzazione delle masse occidentali (solo i bambini infatti reagiscono con stupore quando vengono puniti per le loro “marachelle”), per non parlare della grave “dissonanza cognitiva” che colpisce quel segmento della popolazione che trae le proprie informazioni dal Giornale, Il Foglio, Libero, La Padania, L’Occidentale etc.etc.
“dissonanza cognitiva” mi suona :-)
Hai letto “mindfucking” o qualcosa di più specifico?
In realtà i lettori di cui parli:
1. sono già predisposti, cioè vogliono sentirsi dire proprio quelle cose
2. sono facilmente circuibili viste le “distanze” culturali e linguistiche
No non ho letto quel libro, dal titolo molto eloquente però posso immaginarne i contenuti :-)