Oggi Mario Adinolfi si chiede:

Sono diventato di destra se considero il divieto di burqa e niqab negli uffici e negli esercizi pubblici, che sta per essere varato in Francia, come un provvedimento sacrosanto? (fonte)

A parte il fatto che il termine “sacrosanto”, in questo contesto, suona davvero male, mi chiedo quale sia il virus che colpisce alcuni attivisti del PD allorché si pongono di fronte a un problema sociale.

Il virus attiva il neurone dell’autoreferenzialità e il malato inizia a chiedersi se è di destra o meno.

E’ vero, Mario si chiede anche:

Sono sottilmente antisemita se il film che mi viene subito in testa per celebrare la Giornata della Memoria, non è Schindler’s List o il Bambino dal pigiama a righe, ma Il Marchese del Grillo?

Ma si tratta di un effetto secondario dello stesso virus.

Il blogger di “Quotidianità di un libertario” invece dice (fonte) che il burqa è:

la negazione del diritto di esistere. In quanto donna.
Questa è l’unica vera ragione per cui bisogna combatterlo

E io sono d’accordissimo. La domanda è: come?

Per finire una buona lettura – udite udite – su “La Stampa”: qui.

Lorenzo DeclichDoppio veloScomposte invettiveburqa,francia,islam,italia,mario adinolfi,niqab,pd
Oggi Mario Adinolfi si chiede: Sono diventato di destra se considero il divieto di burqa e niqab negli uffici e negli esercizi pubblici, che sta per essere varato in Francia, come un provvedimento sacrosanto? (fonte) A parte il fatto che il termine 'sacrosanto', in questo contesto, suona davvero male, mi chiedo...