Bacchettone più, bacchettone meno
Un esempio di scuola.
Accendo la radio. C’è il GR2.
Fra i titoli (il penultimo): Islam contro Facebook.
Non sto nella pelle. Cosa è successo?
Sheykh Adbul Hamid al-Atrash, ex presidente della commissione per le fatwa dell’Università di al-Azhar, ha emanato una fatwa contro Facebook.
Da altre fonti apprendo che secondo al-Atrash quel social network rovinerebbe le famiglie, sarebbe uno dei motivi dell’aumento di divorzi in Egitto.
La giornalista intervista Hamza Piccardo, il direttore di Islam-online.
Il quale ripete la solita solfa: la fatwa è un parere, di natura giuridica ma un parere. Il mufti, in questo caso al-Atrash, è colui che può emanare le fatwa.
Le fatwa non sono vincolanti (escludendo alcuni casi particolari in particolari paesi) se non – moralmente – per coloro che riconoscono autorità nel mufti che l’ha promulgata.
In sostanza: niente di più che una raccomandazione ad opera di un mufti egiziano, neanche il più importante, a coloro che lo ritengono degno di essere ascoltato.
Risultato? Una non-notizia in cui la parola islam viene usata a sproposito.
E’ come se titolassi “il crisitanesimo è contro l’islam” basandomi su ciò che dice monsignor Babini.
A cascata, partendo dai lanci di agenzia, arrivano i titoli in rete:
- L’islam proibisce facebook “causa divorzi e infedeltà”
- Niente Facebook per musulmani
- Islam: Facebook Rovina La Famiglia e Causa Divorzi, Una Fatwa Lo Vieta
Spontanea sorge la domanda dietrologica: cui prodest?
https://in30secondi.altervista.org/2010/02/05/bacchettone/In 30 secondiabd al-hamid al-atrash,egitto,facebook,fatwa,gr2,hamza piccardo,islam,italia,media,monsignor babini
È anche meno di una non-notizia: al-Atrash ha smentito http://bit.ly/dn3VqT
;) c’è da scrivere qualcosa sulla questione delle fonti. Se vuoi farlo tu sei il benvenuto, altrimenti domani lo faccio