Ricapitoliamo. Berlusconi va in Israele e lancia strali contro l’Iran. Frattini segue a ruota.

La destra italiana plaude, Fiamma Nirenstein quasi si commuove.

Siamo a una svolta, pare. C’è aria nuova nei rapporti fra il nostro paese, l’Italia, e l’Iran: poiché l’Italia è l’amico migliore di Israele e Israele teme per l’Iran, l’Italia si spenderà davvero per produrre danni all’Iran.

O almeno così sembra, perché c’è qualcosa che non torna.

Un esempio:

  1. Il 10 febbraio il Tesoro statunitense ha varato le sanzioni contro gli interessi economici dei pasdaran (vedi qui ad es.)
  2. Il 18 febbraio, otto giorni dopo, dopo dopo diverse uscite censoree e attacchi murocontromuro, dopo avvisi e anatemi, dopo dichiarazioni come: “Se non riusciamo a ragionare in fretta su un pacchetto di sanzioni condivise dimostriamo la nostra debolezza” (vedi l’articolo citato sopra) il nostro Frattini dice a mattino cinque che se l’Iran “non collabora o non negozia, delle sanzioni internazionali saranno assolutamente necessarie” (fonte).

Quindi è evidente che Frattini si è inceppato.

Mentre il mondo va avanti lui continua a dire sempre la stessa cosa.

Fate qualcosa.

Oppure ditelo chiaramente:

  1. abbiamo troppi interessi economici in Iran per metterci a fare gli Obama;
  2. Berlusconi in Israele ha preso in giro prima di tutto Israele.
Lorenzo DeclichLe destre e l'islamScomposte invettivefiamma nirenstein,franco frattini,iran,israele,obama,sanzioni,stati uniti
Ricapitoliamo. Berlusconi va in Israele e lancia strali contro l'Iran. Frattini segue a ruota. La destra italiana plaude, Fiamma Nirenstein quasi si commuove. Siamo a una svolta, pare. C'è aria nuova nei rapporti fra il nostro paese, l'Italia, e l'Iran: poiché l'Italia è l'amico migliore di Israele e Israele teme per...