L'Iran a Sanzionissima
Ricapitoliamo. Berlusconi va in Israele e lancia strali contro l’Iran. Frattini segue a ruota.
La destra italiana plaude, Fiamma Nirenstein quasi si commuove.
Siamo a una svolta, pare. C’è aria nuova nei rapporti fra il nostro paese, l’Italia, e l’Iran: poiché l’Italia è l’amico migliore di Israele e Israele teme per l’Iran, l’Italia si spenderà davvero per produrre danni all’Iran.
O almeno così sembra, perché c’è qualcosa che non torna.
Un esempio:
- Il 10 febbraio il Tesoro statunitense ha varato le sanzioni contro gli interessi economici dei pasdaran (vedi qui ad es.)
- Il 18 febbraio, otto giorni dopo, dopo dopo diverse uscite censoree e attacchi murocontromuro, dopo avvisi e anatemi, dopo dichiarazioni come: “Se non riusciamo a ragionare in fretta su un pacchetto di sanzioni condivise dimostriamo la nostra debolezza” (vedi l’articolo citato sopra) il nostro Frattini dice a mattino cinque che se l’Iran “non collabora o non negozia, delle sanzioni internazionali saranno assolutamente necessarie” (fonte).
Quindi è evidente che Frattini si è inceppato.
Mentre il mondo va avanti lui continua a dire sempre la stessa cosa.
Fate qualcosa.
Oppure ditelo chiaramente:
- abbiamo troppi interessi economici in Iran per metterci a fare gli Obama;
- Berlusconi in Israele ha preso in giro prima di tutto Israele.
Canzonissima? E sì, visto che siamo in perioso sanremese, ricordate Eros Ramazzotti che nel 1984:
“Siamo ragazzi di oggi
pensiamo sempre all’America
guardiamo lontano
troppo lontano
viaggiare è la nostra passione
incontrare nuova gente
provare nuove emozioni
e stare amici di tutti”
Secondo me il nostro mister B ha fatto sua questa canzone (soprattutto la sgrammatica dell’ultimo verso), e sospetto che se mai dovesse andare in visita in Iran sarebbe capace di promettere di mandare l’altro mister B a risolvere il problema di una eventuale esplosione di centrale nucleare…
:)
D
Continuo a credere che non ci sarà attacco USA contro l’Iran. La mia convinzione, che ripeto da anni ormai, si basa su considerazioni geopolitiche e sul fatto che gli USA sanno benissimo che annullare quel Paese in quanto potenza, significherebbe far cessare l’antagonismo sciita-sunnita sul quale, purtroppo contano per depotenziare il mondo musulmano (vedi l’esempio dell’Iraq). Oltretutto la Russia non permetterebbe una presenza militare USA così vicina suoi confini meridionali. Quanto a Frattini, è persino peggio di Gasparri… che è tutto dire
vedi anche le dichiarazioni del capo di stato maggiore russo riferite da il sito di radio Teheran in italiano
http://italian.irib.ir/index.php/notizie/politica/10949-russia-capo-stato-maggiore-unaggressione-degli-usa-alliran-fallirebbe
I motivi per cui un attacco americano in Iran è improbabilissimo sono molti.
Quelli di cui però davvero non si parla sono i motivi economici.
Per me questa è una cosa inaccettabile ovvero: è inaccettabile lo scollamento che c’è fra realtà economica, impegno diplomatico, rappresentazione mediatica.
L’Italia importa dall’Iran greggio e gas per oltre 3 miliardi di euro l’anno.
E allora di che stiamo parlando?
Qui una scheda sui rapporti economici fra Italia e Iran: http://www.ccii.it/docs/DOSSIER_IRAN_RE.pdf