Non ho la memoria di un elefante, ma di un cammello sì.

Nel mio post intitolato “Ora si che possiamo stare tranquilli” raccontavo della surreale “conferenza internazionale” di due ore sullo Yemen svoltasi a Londra a margine della conferenza sull’Afghanstan.

Tirando le somme scrivevo che Frattini, con la sua iniziativa “Friends of Yemen”, aveva determinato una inutile frattura fra gli astanti: alcuni avevano aderito, altri no.

Vediamo cos’è successo in questi ultimi tempi:

  1. i sauditi, lo scorso 26 febbraio, hanno ospitato a Riyad la conferenza che si ripromettevano di tenere: si è trattato di un meeting di donatori, cioè un incontro fra chi dà i soldi (vedi qui e qui), nel quadro di schematismi già messi in moto nel 2006 (vedi qui).
  2. i “Friends of Yemen”, con tutta probabilità, non si riuniranno a marzo, come preventivato. Le fonti parlano di un incontro al livello dei Ministri degli Esteri da tenersi ad aprile o maggio (fonte).

I partners si muovono, seguendo – fra l’altro – i loro interessi nella regione.

I friends sono ancora nel bar per l’aperitivo. Chissà se mai ne usciranno.

Lorenzo DeclichIn 30 secondiarabia saudita,friends of yemen,riyad,yemen
Non ho la memoria di un elefante, ma di un cammello sì. Nel mio post intitolato 'Ora si che possiamo stare tranquilli' raccontavo della surreale 'conferenza internazionale' di due ore sullo Yemen svoltasi a Londra a margine della conferenza sull'Afghanstan. Tirando le somme scrivevo che Frattini, con la sua iniziativa 'Friends...