Vecchie meschine e infami datati
Da tempo nel mio reader ho messo i due siti “LiberaliperIsraele” e “Ebraismo e dintorni” sotto l’etichetta “propaganda”.
La loro attività turbativa nel campo dell’informazione via rss è decisamente fastidiosa perché si espande a macchia d’olio attraverso i vari replicatori di notizie.
Ci ho fatto il callo, ovviamente: di monnezza sul web ce n’è davvero tanta.
Tuttavia, spinto dal mandato che mi sono autoimposto, devo segnalare una pratica assolutamente irritante: riciclare notizie vecchie, togliendo il più possibile riferimenti temporali e titolando in maniera aggressiva.
Gli ultimi due esempi:
- 10 marzo 2010. Solito atteggiamento meschino di un’araba israeliana… Una “notizia” del 2008 sul fatto che la giornalista Rula Jebraeel si dice “palestinese” pur essendo “araba israeliana”.
- 12 marzo 2010. La Giordania si accoda agli infami (che solo gli allocchi pensano sia “amica” di Israele). Una notizia di inizio 2009 che riporta la reazione neo-nazista di alcuni negozianti di Petra dopo l’operazione “Piombo fuso”: apparirono cartelli sulle porte dei negozi con su scritto “Spiacenti non accettiamo cani e israeliani”.
Scopriamo che la notizia n. 1 è ribollita anche perché vi si cita Enrico Mentana, che non dirige una trasmissione di approfondimento da ormai molto tempo.
La notizia n. 2, invece, mi ha particolarmente indispettito perché nel post parti di testo vengono ripetute due volte: per chi come me ha un terribile mal di testa da 3 giorni la cosa è devastante.
p.s. scopro ora (h. 12.00) che la notizia è ribattuta da Adnkronos stamattina (qui). Incredibile.
https://in30secondi.altervista.org/2010/03/13/meschine-e-infami/Le destre e l'islamebraismo e dintorni,Enrico Mentana,liberaliperisraele,propaganda,Rula Jebraeel
Queste letture non mi paiono dei buoni antidoti per il mal di testa in generale, sia per il contenuto che per il raffinato stile di scrittura e impaginazione.
Non capisco il vantaggio di leggersi chi arriva a definire Moni Ovadia “nemico interno” o prende come urlo di battaglia “la libertà dell’Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme”. Questi NON sono amici di Israele, ma è gente che per i motivi più vari si compiace al pensiero di un eterno scontro.
Chi ama israele al punto da studiarne la lingua e volerci vivere, com’è il caso di qualche mio amico, non porta avanti propaganda, ma parla di soluzioni concrete per non dover sapere i suoi amici ad ammazzare e farsi ammazzare ogni tre anni per governi dalla democrazia traballante.
tl;dr: questi stanno allo stesso livello dei suprematisti della razza bianca.
ma lor… possibile che ancora non ci hai fatto il callo? ti consiglio una buona lettura, o ri-lettura, de “The Simulacra” di P.K.Dick del 1964… decisamente piu’ che un romanzo… una vera cronaca dell’attualita’ ch stiamo vivendo
No, mi manca, lo metterò subito in libreria… e benvenuto rem ;)