Se qualcuno ha seguito il faccia a faccia fra Luttwak e Strada nella puntata di Anno Zero di ieri probabilmente avrà pensato le stesse cose che ora sto per scrivere.

Al momento in cui scrivo non ci sono, ma sicuramente da domani troverete su youtube i passaggi chiave.

La posizione di Luttwak era fondamentalmente: le ONG vanno sugli scenari di guerra senza guardare in faccia a nessuno (eventualmente per cercare visibilità) senza rendersi conto che così facendo si sottomettono alle regole anche del “nemico” (nello specifico il nemico degli USA).

Il suo esempio era quello della Somalia nel 1996, dove organizzazioni umanitarie, per adempiere al loro compito di distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione, pagavano il pizzo alle bande armate e quindi le sovvenzionavano, contribuendo addirittura al perdurare della guerra.

La risposta di Strada è stata che Emergency, in Afghanistan, non solo non ha mai guardato in faccia a nessuno, dato che il suo compito è quello di curare i feriti senza chiederne l’appartenenza politica, ma che non si è mai sottomessa alle regole di chicchessia. E ne è prova il fatto che nel 2000 (prima dell’intervento internazionale in Afghanistan), aveva un ospedale sia sul fronte dell’Alleanza del Nord che su quello dei Talebani.

A questo punto l’argomentazione del prof. Luttwak è stata, riassumo, che Emergency curando i combattenti feriti non fa altro che fomentare la guerra, perché questi combattenti, una volta guariti, tornano a combattere.

Bum!

Purtroppo nel dibattito della trasmissione nessuno ha avuto modo di confutare questo sillogismo. Ci provo io.

La conseguenza di quel che ha detto Luttwack sarebbe che, volendo essere veramente pacifisti, bisognerebbe lasciare che chi si scanna a vicenda muoia, in mondo che le guerre finiranno “per esaurimento”? O piuttosto che per vincere una guerra non bisogna curare i nemici feriti, affinché siano i nemici a “esaurirsi”?

Entrambe le ipotesi mi sembrano non solo in contrasto con i principi delle varie convenzioni di guerra, il diritto internazionale ecc., ma soprattutto con la deontologia del giuramento di Ippocrate, al quale un medico dovrebbe attenersi.

Personalmente penso che la funzione di organizzazioni quali Emergency, Mediciens sans frontiers, e la stessa Croce Rossa Internazionale, sia non solo “medica”, ma anche “educativa”. Laddove possano dimostrare a coloro che da queste vengono curati, anche ai combattenti sui fronti opposti, che la guerra porta solo danni fisici e morali, e che il fatto che persone provenienti da remote parti del mondo vengano a curarli con spirito “missionario” possa essere da esempio verso un ideale diverso da quello che la guerra impone loro.

Senza nulla togliere alla lucidità delle persone, il dibattito è poi continuato su altri argomenti. Ma questa riflessione mi sembrava degna di nota, sebbene non del tutto calzante con le tematiche del blog.

D

p.s. da curatore del blog mi permetto di linkare gli altri post sull’argomento: qui , qui e qui. Segnalo anche che durante la puntata non è uscito in maniera adeguata un fattore importante. Gino Strada è un medico, non un politico. Le sue idee politiche possono sembrare “estreme” (pacifismo senza se e senza ma) perché sono legate a quello che fa, cioè una cosa estrema. E infatti non ha risparmiato nessuno, a destra e a sinistra. E’ ora che i politici si rendano conto che la loro centralità è relativa alle loro funzioni, fra le quali c’è anche il ruolo di ascolto della società civile. La vergogna cui abbiamo assistito in questi giorni consiste nel fatto che esponenti del governo hanno politicizzato la vicenda molto più di quanto non abbia fatto Gino strada. A questo proposito segnalo questo articolo di Martino Mazzonis.

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Se qualcuno ha seguito il faccia a faccia fra Luttwak e Strada nella puntata di Anno Zero di ieri probabilmente avrà pensato le stesse cose che ora sto per scrivere. Al momento in cui scrivo non ci sono, ma sicuramente da domani troverete su youtube i passaggi chiave. La posizione di...