Nel post di ieri trattavo il tema dell’informazione sull’Iran citando anche la “Conferenza internazionale sul disarmo nucleare” svoltasi recentemente in quel paese.

Bene, non avevo collegato la notizia al fatto che lo scorso 12 e 13 aprile a Washington si era tenuta la Nuclear Security Summit.

In quella conferenza Obama, in fase di restyling riguardo alla questione degli armamenti nucleari, agitava lo spauracchio di un possibile “terrorismo nucleare” (vedi ad esempio qui e qui) e, ovviamente, “metteva in guardia” l’Iran dal proseguire il suo programma nucleare.

In questa luce va letta l’affermazione di Khamenei che ho riportato ieri e cioè, sostanzialmente, che l’unico vero “criminale atomico” è l’America.

In questa luce va letta l’intitolazione “disarmante” della conferenza iraniana.

Dimenticavo che spesso in Iran convegni, riunioni, eventi etc. etc. si tengono “per rispondere” all’America dal punto di vista di quella che ambisce essere riconosciuta come una potenza regionale.

E’ cioè, spesso, l’affermazione di ordine del discorso alternativo, strano e/o buffo quanto si vuole.

Un ordine del discorso che, forse, vuole affermarsi in un più o meno ipotetico nuovo ordine internazionale.

Questo atteggiamento degli iraniani – conferenza mondiale/botta, conferenza regionale/risposta – è simile a un vero e proprio riflesso condizionato.

Come quando il dottore picchia col martelletto sulle ginocchia del paziente.

Lorenzo DeclichIn 30 secondibomba atomica,conferenza internazionale sul disarmo nucleare,iran,Nuclear Security Summit,nucleare,stati uniti
Nel post di ieri trattavo il tema dell'informazione sull'Iran citando anche la 'Conferenza internazionale sul disarmo nucleare' svoltasi recentemente in quel paese. Bene, non avevo collegato la notizia al fatto che lo scorso 12 e 13 aprile a Washington si era tenuta la Nuclear Security Summit. In quella conferenza Obama, in...