Lo scorso 7 maggio il Community Board di Lower Manhattan ha detto sì al progetto di Cordoba Initiative di costruire una “Cordoba House” a due isolati da Ground Zero.

Poiché in questa Cordoba House dovrebbe esserci, insieme a molte altre cose, una moschea, il fatto ha suscitato proteste.

Ora, al di là del fatto che vi invito a seguire il link che porta al sito di Cordoba Initiative, l’esercizio è questo: partendo dalla “protesta madre”, che sta qui, seguite il propagarsi della notizia sul web e trovate il punto in cui questa “Cordoba House” diventa – in italiano – la “moschea del perdono”.

Il tracciato è molto semplice, la soluzione è la seguente: il creativo che ha inventato la moschea del perdono lavora nella più grande agenzia d’informazione italiana.

In nostro orientalista sociologico scrive:

11/9: 1/o ok moschea perdono a Ground 0
L’idea e’ creare un centro di cultura gestito da un imam moderato
07 maggio, 22:12
(ANSA) – WASHINGTON, 7 MAG – Ok della circoscrizione Lower Manhattan all’ampliamento di una ‘moschea del perdono’, in funzione da mesi nei pressi di Ground Zero. Il progetto, ‘Cordoba House’, costera’ 100 milioni di dollari e punta a creare un centro di cultura islamica per pregare, assistere a conferenze e spettacoli. La moschea, gestita da un imam moderato, svolge oggi solo la preghiera del venerdi’, ma nel giro di qualche anno la palazzina sara’ un riferimento per la comunita’ islamica di New York. (fonte)

Brutto, vero?

Fra i geniacci che elucubrano sull’accaduto c’è anche l’illuminatissimo Massimo Cecchi, un fan di Maroni e Castelli che ama:

Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Renato Zero, Pink floid, Van der graf generation, Madonna, Bruce springstin, Lucio Battisti, Battiato, Renato Carosone

e scrive:

FIRENZE – Ecco adesso siamo arrivati al massimo dell’indecenza, Oriana Fallaci, chiese fra le sue ultime volntà di fermare la costruzione della Moschea sulle pendici dei colli fiorentini a lei così cari, noi da buoni Italiani, e i Toscani, da bravi compagni, lo hanno permesso con la scusa dell’accoglienza. Oggi ci strabiliamo di fronte alla faccia tosta degli Islamici. Bene hanno avuto il coraggio,e non solo, hanno presentato anche il progetto,di chiedere di poter costruire una Moschea nell’ l’ormai triste Ground Zero. Un palazzo alto quindici piani proprio nello spazio in cui i “Santi” integralisti slamici fecero abbattere 2 aerei di linea sulle torri gemelle del Rokfeller center.Faccia tosta? no noi diciamo sete di conquista, il bello è che al sindaco Bloomberg l’idea non dispiace. Certo crediamo che il popolo americano non permetterà tale scempio, perlomeno noi, se fossimo statunitensi, non lo permetteremmo, ma quello che ci fà più effetto è che con somma vergogna, crediamo di tutti, sia fatta una proposta di tal genere da coloro che ormai da anni ammorbano con le loro usanze i nostri paesi. Crediamo sia ora di darci un taglio e che sia ben netto.

Insomma: se alcuni americani (e molti propagandisti filo-israeliani) vedono un’Eurabia, alcuni europei vedono un’Islamerica.

E’ questione di punti di vista.

Provinciali.

Qui, invece, trovate un elenco di musulmani morti negli attentati dell’11 settembre.

https://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/05/ch_cover.jpghttps://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/05/ch_cover-150x150.jpgLorenzo DeclichScomposte invettive9/11,ansa,cordoba initiative,eurabia,ground zero,islam,stati uniti,terrorismo
Lo scorso 7 maggio il Community Board di Lower Manhattan ha detto sì al progetto di Cordoba Initiative di costruire una 'Cordoba House' a due isolati da Ground Zero. Poiché in questa Cordoba House dovrebbe esserci, insieme a molte altre cose, una moschea, il fatto ha suscitato proteste. Ora, al di...