Il livello intollerabile di ipocrisia sul quale si muovono oggi i nostri Frattini e Boniver al riguardo della chiusura dell’ufficio dell’Agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR) risulta più evidente leggendo le dichiarazioni di Tripoli in merito:

“la Gran Jamahirya non riconosce l’esistenza dell’Ufficio dei rifugiati nel suo territorio perchè è uno Stato non membro della Convenzione (1951) sui rifugiati, e non ha firmato alcun accordo di cooperazione con l’Ufficio dell’Alto Commissariato per i rifugiati” (fonte).

I nodi, dunque, vengono al pettine: come spiegavo qualche giorno fa l’Italia – tutta sola – ha stretto due patti (2007 e 2008) nei quali figurano vaghe indicazioni riguardo alla questione dell’immigrazione e dei rifugiati con un paese – la Libia – che non riconosce la Convenzione sui rifugiati.

A me questa non sembra diplomazia. A me sembra bieca e criminale protezione di interessi particolari (si veda quanto scritto in questo blog nella categoria “Lybian party”, vedi anche qui).

E Frattini e Boniver invece di cadere dal pero dovrebbero dimettersi.

https://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/06/it-tripoli-gran-tour-della-libia-a86d.jpghttps://in30secondi.altervista.org/wp-content/uploads/2010/06/it-tripoli-gran-tour-della-libia-a86d-150x150.jpgLorenzo DeclichLibyan partyfranco frattini,italia,libia,margherita boniver,moammar gheddafi,unhcr
Il livello intollerabile di ipocrisia sul quale si muovono oggi i nostri Frattini e Boniver al riguardo della chiusura dell'ufficio dell'Agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR) risulta più evidente leggendo le dichiarazioni di Tripoli in merito: “la Gran Jamahirya non riconosce l’esistenza dell’Ufficio dei rifugiati nel suo territorio perchè...