Il paesaggio alpino della Confederazione Elvetica può sicuramente fare a meno dei minareti che ne oltraggerebbero la purezza europea. Ma la sua nazionale di calcio sembra invece refrattaria all’islamofobia, o alla paura dello straniero. Anzi, come a volte succede, lo sport integra.
Nella rosa della squadra Svizzera per i mondiali di calcio del Sudafrica (incluse eliminatorie) vi sono:

Hakan Yakin (nato a Basilea, ma di origine turca, con doppia cittadinanza);
– Xherdan Shaqiri, di origine kosovara;
Gökhan Inler (anch’egli di origine turca, con doppia cittadinanza);
– Albert Bunjaku (nato in Kosovo);
– Valon Behrami (anch’egli kosovaro);
– Eren Derdiyok (di orgine curda);
– Blerin Dzemaili (nato in Macedonia, ma di famiglia albanese).

Inoltre un ivoriano (Johan Djourou) e un congolese (Blaise Isetsima Nkufo).

Ovviamente non so nulla sulla loro fede religiosa (né se l’hanno), così come son ben poco di calcio, e invito gli esperti a correggermi.
come si dice in queti casi, è solo sul terreno di gioco che si vedranno i risultati, ma è una bella differenza rispetto all’Italia…

Infine, tanto per parlare, segnalo anche questo articolo a proposito del giocatore turco-tedesco Mesut Ozil recentemente definito “il salvatore della Germania” (al-hamdu li-llah).

D

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Il paesaggio alpino della Confederazione Elvetica può sicuramente fare a meno dei minareti che ne oltraggerebbero la purezza europea. Ma la sua nazionale di calcio sembra invece refrattaria all'islamofobia, o alla paura dello straniero. Anzi, come a volte succede, lo sport integra. Nella rosa della squadra Svizzera per i mondiali...