La sepolta viva
Inviterei tutti gli strombazzanti anti-islamisti, eurabisti, europeicristogiudaicoradicisti ecc. a commentare questa notizia con la stessa foga e la stessa miopia con cui la commenterebbero se il nome della protagonista non fosse stato un semplice e anonimo nome francese, ma, che so, Fatima.
La notizia è questa (ANSA):
“La donna, Dominique Cottrez, assistente sanitaria di 47 anni, aveva subito confessato di aver ucciso i piccoli, soffocandoli appena pochi minuti dopo la nascita, e di averli sepolti nel giardino di casa”
Poi, tanto per farsi un po’ male al fegato, possono anche leggere la un brano coranico, sura LXXXI, versetti 1-9, e cominciare a piegare la realtà ai contorcimenti delle loro menti.
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https://in30secondi.altervista.org/2010/07/30/la-sepolta-viva/Scomposte invettiveeurabia,infanticidio,villers-au-tertre
For dummies:
La sura è un “capitolo” del Corano
Sura 81, dell’Oscuramento, versi dall’1 al 14 (la traduzione non l’ho controllata e l’ho presa da http://islamitalia-habisam1.blogspot.com/2009/11/il-sacro-corano-sura-81-at-takwir.html)
1 Quando sara oscurato il sole,
2 e spente le stelle,
3 e messe in marcia le montagne ,
4 e neglette le cammelle gravide di dieci mesi ,
5 e radunate le belve,
6 e ribollenti i mari,
7 e divise in gruppi le anime ,
8 e quando verrà chiesto alla [neonata] sepolta viva
9 per quale colpa sia stata uccisa. ,
10 e quando saranno dispiegati i fogli ,
11 e scorticato il cielo,
12 e attizzata la Fornace,
13 e avvicinato il Paradiso,
14 ogni anima conoscerà quel che avrà prodotto .
E’ evidente la condanna all’uso pre-islamico di uccidere le bambine appena nate (sepolte vive).
E’ questo uno degli esempi di quella che chiamo “modernità dell’islam” in quanto pensiero “progressivo” (vedi qui).
Grazie Lorenzo per l’assist. Leggo infatti proprio in questi giorni un’osservazione su questi versetti che Yusuf Zidan mette in bocca a uno dei suoi personaggi del suo primo romanzo “L’ombra della vipera”.
L’osservazione contesta l’interpretazione tradizionale dei commentatori coranici (si cita espressamente Tabari) che i versetti sulla sepolta viva siano un rimprovero e un superamento di una pratica pre-islamica. Si fa notare invece che questa interpretazione risale al II sec. dell’egira, e dunque si riferirebbe a una pratica (ancora) in uso in epoca islamica.
Ma al di là di questo discorso (che ovviamente è fuzionale al romanzo) va notato che il contesto dei versetti è quello del Giorno del Giudizio, e dunque la condanna è per la pratica in sé, sia vedendo la cosa in una prospettiva storico-sincronica, ossia che era corrente ai tempi stessi del profeta, sia vedendola in una prospettiva assoluta, ossia che è condannabile per sempre.
La sostanza non cambia, ma la sottigliezza, a mio vedere è questa: attenzione a relegare le barbarie ai tempi delle barbarie, assolvendosi con la scusa di essere “civilizzati”. Seppellire dei neonati non è uno scontro fra civiltà, è una barbarie e basta.
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Magari i suddetti strombazzanti anti-islamisti, eurabisti, europeicristogiudaicoradicisti ecc potrebbero cercare di commentare la pratica sempre più diffusa di ammazzare a pistolettate, coltellate, sprangate e compagnia bella spose, compagne, figlie, figli e genitori assortiti, che tanto dilaga da avere meritato una copertina del Venerdì di Repubblica (quanti sono stati solo questa estate?). Curiosamente non c’erano nomi e cognomi islamici, ma probabilmente è un complotto della stampa asservita.
già, avevo fatto notare la cosa in un vecchio post (http://30secondi.wordpress.com/2009/11/09/integrale-integrare-disintegrare/)…
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