In principio c’era l’ipotesi, nella nuova legge belga (non ancora approvata) contro il velo integrale, che il divieto di indossarlo fosse sospeso durante il carnevale.

E tutti noi avevamo immaginato che il carnevale in Belgio avrebbe preso in breve la forma di una specie di niqab pride.

Di seguito avevamo appreso di alcuni furbi ladruncoli che rubavano in negozio facendo uso di “tuniche all’islamica” belle larghe e dotate di tasche interne (Belgio).

“Sembravano proprio dei veri musulmani” aveva affermato il negoziante che poi li aveva smascherati.

Poi era arrivata la notizia di una rapina in niqab (Francia) e noi, oltre a porci la problematica che potremmo descrivere in breve come “velo integrale e ordine pubblico”, ci chiedevamo come i cattivoni avevano pensato di gestire la fuga, visto e considerato che il niqab in un contesto di fuga davvero non aiuta (si vedano anche i problemi di visuale, motivo per il quale fu multata una donna, sempre in Francia).

Oggi, però, dalle terre dell’islam, arriva la notizia dell’ennesimo tabù infranto nel quadro del discorso “islam e camuffamenti”. Ecco come ne parla Peacereporter:

Si spacciavano da talebani e invece erano solo poliziotti corrotti. Sarebbe questa la versione di Kosuke Tsuneoka, 41 anni, giornalista giapponese rapito in Afghanistan e rilasciato solo dopo 5 mesi di detenzione. Lo ha scritto il freelance sulla sua pagina di twitter dall’aeroporto di Dubai, mentre tornava a casa dopo essere stato rilasciato domenica.”Erano una fazione di militari corrotti che volevano ricattare il governo giapponese facendo finta di essere talebani” scrive accusando indirettamente il comando di Kunduz e la fazione di Takhar dove è stato rapito. L’ambasciata giapponese a Kabul ha fatto sapere che l’affiliazione del gruppo sarebbe ancora da verificare. In un secondo messaggio Tsuneoka racconta di essere stato pronto alla morte. Secondo il giornalista quello che l’ha salvato sarebbe stata l’impossibilità per i comandanti di giustificare la sua uccisione ai soldati semplici e alla popolazioni della zona. Nonostante non si sappiano ancora le ragioni della liberazione il capo di gabinetto Yoshito Sengoku ha fatto sapere che “il governo giapponese e la famiglia del rapito non hanno versato alcun tipo di riscatto”.

via PeaceReporter – Afghanistan, giornalista rapito da finti talebani.

Morale?

Nessuna, appunto: il vestito è una maschera, e basta.

Lorenzo DeclichDoppio veloafghanistan,belgio,burqa,francia,hijab,islam,niqab,velo
In principio c'era l'ipotesi, nella nuova legge belga (non ancora approvata) contro il velo integrale, che il divieto di indossarlo fosse sospeso durante il carnevale. E tutti noi avevamo immaginato che il carnevale in Belgio avrebbe preso in breve la forma di una specie di niqab pride. Di seguito avevamo appreso...