So che Adriana Bolchini si è sentita male, ultimamente, e me ne dispiace, le auguro davvero una completa guarigione.

Il fatto, però, non la rende immune da critiche e anzi, spero che la critica che segue la farà ringalluzzire un po’.

Anche se negli ultimi mesi, invece che polemizzare, ho preferito curare 2 rassegne di notizie-fuffa (sulla colonna di destra) intitolate rispettivamente “Propagatori di spazzatura” e “Controjihadismo eurabico e nazileghistica” , questa volta l’operazione della Bolchini è così bassa che non posso non denunciare.

L’articolo s’intitola “Anche gli islamici commemorano l’11 settembre” (qui) e  il sommario fa: “Secondo voi  questo negozio è gestito da un terrorista islamico o da un islamico come tanti?”.

Il pezzo fa riferimento a una (falsa) notizia, meglio dire un rumor, che girava esattamente un anno fa e che si basa su questo scatto fotografico:

Il negozio è chiuso perché il suo gestore, evidentemente sciita, commemorerà il martirio dell’Imam Ali.

L’Imam Ali ibn Abi Talib, genero di Maometto, quarto califfo dell’islam e primo Imam per tutti gli sciiti del mondo, morì nel 661 d.C. per mano di un gruppo di musulmani – in seguito definiti kharigiti – che si opponeva all’idea che la guida dell’islam dovesse appartenere per forza al lignaggio di Maometto.

Il rumor che passava via e-mail affermava che l’Imam Ali fosse uno dei terroristi delle torri gemelle e che quindi il negoziante stesse commemorando i terroristi.

I quali, fra l’altro, erano sunniti, e a commemorare Ali non ci pensavano neanche di striscio anzi: gli al-qaedisti sfruttano queste ricorrenze per fare massacri in quei luoghi santi dell’islam sciita che si trovano in Iraq (e sono diversi, ad es. Kerbela e Najaf ).

La cosa finì a suo tempo su truthorfiction.com, un sito specializzato in bufale.

Ma vediamo come ne scrive Adriana:

La fotografia che state guardando è stata fatta a un negozio gestito da musulmani e situato in un palazzo che si trova all’inizio della zona commerciale di Houston, l’anno scorso e più precisamente l’11 settembre 2009, ma noi ne siamo venuti a conoscenza solo ora, grazie al nostro amico Mario Verdi di Ferrara e la condividiamo con voi.

Come potete vedere fa riferimento alla commemorazione dell’attentato terroristico realizzato contro le Twuin Tower, l’unico distinguo è che non commemora le oltre 3000 vittime dei terroristi islamici, ma quello che loro stessi definiscono un martire: l’imam Ali (A.S.) che faceva parte del commando dei terroristi di Al-Qaeda.

Se questo fosse avvenuto in riferimento a qualsiasi altro tipo di attentato, magari fatto dalle Brigate Rosse in Italia o dall’IRA in Inghilterra, o dai terroristi curdi in Turchia, potete stare certi che il manifesto sarebbe stato immediatamente rimosso e i titolari del negozio, come minimo, sarebbero stati arrestati per apologia di reato.

E’ mai possibile che quando si tratta di musulmani sia persino ritenuto lecito che sostengano il terrorismo? E non lo fanno solo a parole, esistono in tutti gli Stati del mondo organizzazioni islamiche appoggiate alle moschee e ai centri culturali islamici, che si occupano della raccolta di fondi che finiscono per sponsorizzare i terroristi islamici che operano in tutto il mondo e continuano a mietere vittime innocenti.

Eppure ci prendiamo continue offese, perché secondo i sapientoni della politica nichilista degli ultimi ventanni, l’islam non c’entra nulla con il terrorismo, i musulmani sono brava gente ed è tanto bello il multiculturalismo, proprio come quello che c’è in tutti i Paesi islamici.

Peccato che siano loro stessi a rivendicare di uccidere in nome di Allah!

C’è poco altro da dire se non che Adriana, probabilmente, è in buona fede.

Lorenzo DeclichScomposte invettive9/11,bufale,islam
So che Adriana Bolchini si è sentita male, ultimamente, e me ne dispiace, le auguro davvero una completa guarigione. Il fatto, però, non la rende immune da critiche e anzi, spero che la critica che segue la farà ringalluzzire un po'. Anche se negli ultimi mesi, invece che polemizzare, ho preferito...