In Somalia l’avanzata della Shebaab, il gruppo di combattenti affiliato ad al-Qaida che conta fra le sue fila un gran numero di jihadisti non somali (fra cui diversi europei e americani) non conosce tregua (per le ultime notizie guardate nella colonna di destra la rubrica “Osservatorio Somalia“).

La notizia di questi giorni (un po’ vecchia, a dir la verità: la notizia è datata 1 settembre) è che i pirati somali potrebbero divenire in breve una variabile determinante nelle dinamiche degli scontri militari.

Secondo Jeffrey Gettleman del NYT i pirati somali, esecrati e condannati da tutto il mondo civile, sono in continua crescita dal punto di vista militare ed economico e, comportandosi da pirati, cioè da persone cui interessa solo il bottino, stringono relazioni a livello locale sia con la Shebaab che con funzionari del governo.

Da che mondo è mondo i pirati agiscono in regime di anarchia.

Questo dato, associato alla notizia delle dimissioni del Primo ministro,  ci racconta che in Somalia non esiste più alcun referente istituzionale.

La Somalia non esiste, è un buco nel mappamondo.

Lorenzo DeclichIn 30 secondial-qaida,jeffrey gettleman,new york times,pirati,shebab,somalia,terrorismo
In Somalia l'avanzata della Shebaab, il gruppo di combattenti affiliato ad al-Qaida che conta fra le sue fila un gran numero di jihadisti non somali (fra cui diversi europei e americani) non conosce tregua (per le ultime notizie guardate nella colonna di destra la rubrica 'Osservatorio Somalia'). La notizia di...