Ci aveva provato all’inizio del processo, ma gli era andata male.

Aveva provato a ricusare i giudici perché Jan Moor, il presidente del collegio giudicante, aveva commentato l’intenzione di Wilders di tacere durante il processo.

Wilders diceva che questo costituiva pregiudizio ma la camera di ricusazione gli aveva dato torto (qui) e quindi il processo era iniziato.

Ieri poi il suo avvocato, Bram Moszkowicz, ci ha riprovato: seguite la storia.

Nel 2008 il pubblico ministero olandese aveva deciso di non processare Wilders ma la Corte d’appello di Amsterdam il 21 gennaio 2009 aveva ribaltato la decisione a seguito delle molteplici denunce ricevute. E Moszkowicz voleva dimostrare che questa accusa era pregiudiziale chiamando a testimoniare un arabista olandese, Hans Jensen, che su un giornale olandese, De Pers, aveva affermato che uno dei giudici della Corte d’appello di Amsterdam aveva provato a convincerlo, durante una cena, della necessità di perseguire Wilders.

Poiché la Corte non aveva permesso la testimonianza di Jensen a questo punto del processo, Moszkowicz l’accusava di aver reso impossibile per la difesa provare una parte cruciale delle sue argomentazioni (fonte), un fatto che provava il pregiudizio della Corte stessa.

Morale: la camera di ricusazione, stavolta, ha dato ragione a Moszkowicz e quindi si ritorna al palo.

Bene. A parte la curiosa recursività della linea di Moszkowicz (c’è pregiudizio perché se provo a dimostrare che c’è pregiudizio la Corte cerca di impedirmelo)… perché tutto questo mi suona così familiare? Perché mi suona così berluscone?

Lasciamo perdere, va… e chiediamoci: che senso ha questo processo? Cui prodest? Come scrivevo ieri l’altro, la risposta è “a Geert Wilders”.

Questo processo, davvero, non si doveva fare.

 

Lorenzo DeclichLe destre e l'islambram moszkowicz,destra,europa,geert wilders,incitamento all'odio razziale,islam,olanda,processo wilders
Ci aveva provato all'inizio del processo, ma gli era andata male. Aveva provato a ricusare i giudici perché Jan Moor, il presidente del collegio giudicante, aveva commentato l'intenzione di Wilders di tacere durante il processo. Wilders diceva che questo costituiva pregiudizio ma la camera di ricusazione gli aveva dato torto (qui)...