Ho scritto più volte di al-Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI), riportando le analisi di diversi esperti.

Nel migliore dei casi, ovvero quando non vi sia il sospetto di operazioni di false flag o di infiltrazioni delle intelligence di mezzo mondo (specialmente statunitensi e francesi) per guadagnare posizioni in aree strategiche, le indagini portavano a ritenere che l’AQMI fosse il fanalino di coda fra tutte le affiliate di al-Qaida: i suoi capi non avevano rilievo ideologico e le sue attività non venivano ritenute degne di nota a livello centrale.

Ebbene: qualche giorno fa, dal suo rifugio kafiro, Osama bin Laden ha voluto dar lustro all’AQMI dedicando al rapimento in Niger dei tecnici di Areva e Satom (gruppo Vinci) uno dei suoi post vocali.

Secondo elemento nuovo: Osama ha puntato la Francia e ha lasciato perdere tutti gli altri.

Non cita gli interessi strategici francesi in Niger, principalmente l’uranio, ma dice che le persone sono state rapite per punire la Francia.

Poi intima alla Francia di andarsene dall’Afghanistan.

E infine biasima la Francia per aver imposto il divieto del velo integrale.

Si concentra talmente sulla Francia che dimentica l’Africa, da cui era partito.

E rimuove completamente la presenza in Africa degli Stati Uniti, che è in costante aumento.

Mah… vai a capire…

 

Lorenzo DeclichLost Osamaafrica,africom,al-qaida nel maghreb Islamico,francia,nordafrica,osama bin laden,stati uniti,terrorismo
Ho scritto più volte di al-Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI), riportando le analisi di diversi esperti. Nel migliore dei casi, ovvero quando non vi sia il sospetto di operazioni di false flag o di infiltrazioni delle intelligence di mezzo mondo (specialmente statunitensi e francesi) per guadagnare posizioni in aree strategiche,...