Povero Yemen
In questo post il caro Melone ci spiegava un articolo di Robert Pape secondo cui “la causa diretta degli attacchi suicidi è l’occupazione militare da parte di forze straniere” e che la religione “c’entra, ma solo indirettamente”.
In questo post, invece, segnalavo uno studio di Chatam House sul fatto che le attività anti-terrorismo in Yemen e Somalia possono alimentare il terrorismo.
Oggi vi segnalo invece questo articolo apparso su NENA News secondo cui il motivo principale di instabilità in Yemen è la scarsità di acqua e di terra.
La povertà, insomma: muore più gente, molta più gente nella lotta per accaparrarsi risorse idriche e terra che per qualsiasi altro motivo.
Niente di più ovvio, direte.
Compito: fate 2+2, aggiungendo anche quegli spiccioli che qualche governo compassionevole (ma non il nostro) – leggi Friends of Yemen e l’EU – stanno dando al corrotto e dispotico presidente yemenita, Ali Abdullah Saleh, per continuare a comandare.
E poi inveite quanto volete, tanto non vi ascolterà nessuno.
https://in30secondi.altervista.org/2010/10/29/povero-yemen/In 30 secondiali abd allah saleh,EU,friends of yemen,povertà,terrorismo,yemen
un paio di precisazioni:
– Come sottoline l’articolo di NENA, non è la terra che manca (lo Yemen è pieno di terra), ma un sistema stabile di distribuzione della terra. E della terra irrigua, in particolare. Proprio perché in realtà quello che manca è l’acqua.
– L’acqua scarseggia sia perché negli ultimi anni la popolazione è cresciuta di parecchio, sia perché una larga parte delle terre irrigue (non saprei citare dati certi) sarebbe stata convertita a qat, pianta che richiede molta più acqua che il grano o le patate, e che però rende di più.
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Sulla coltivazione del qat ho trovato questo. è un po’ datato, ma molto accurato etutt’altro che scontato.
http://ag.arizona.edu/~lmilich/yemen.html
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