Qualche tempo fa scrivevo dell’islam norvegese e della interessante impostazione che il governo norvegese aveva messo in campo riguardo al finanziamento delle moschee in Norvegia: vanno bene solo se persone e governi patrocinanti assicurano la libertà religiosa nei loro paesi.

Al centro della discussione c’era il progetto per la moschea di Tromsø, sponsorizzato da un ricco saudita.

La mia osservazione era che il discorso della reciprocità, in questo caso, poteva aver un senso.

Oggi però a questa vicenda si aggiungono particolari che complicano le cose: a Tromsø ha vissuto per tanti anni un ex jihadista australiano di nome Andrew Ibrahim Wenham.

L’uomo si era formato terroristicamente parlando in Indonesia e poi, dopo aver fatto un po’ di Yemen, era risbucato in Norvegia, a Tromsø, dove insieme alla moglie sta ora conducendo la battaglia per avere la moschea.

A “The Australian” ha dichiarato che:

he regrets his past involvement with JI and now fears it will derail the mosque project and damage the Islamic community in Tromso, where he has lived since 2002 (fonte).

Un motivo in più per abbandonare i fondi sauditi e costruire una moschea statale.

Lorenzo DeclichMille moscheeandrew ibrahim wenham,europa,islam,moschee,norvegia,tromso
Qualche tempo fa scrivevo dell'islam norvegese e della interessante impostazione che il governo norvegese aveva messo in campo riguardo al finanziamento delle moschee in Norvegia: vanno bene solo se persone e governi patrocinanti assicurano la libertà religiosa nei loro paesi. Al centro della discussione c'era il progetto per la moschea...